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 2017  giugno 24 Sabato calendario

Così Marra insultava la sindaca. Le trame sulla nomina del fratello

ROMA Le trame intessute da Raffaele Marra nella nascente giunta di Virginia Raggi erano infinite. Nomine, procedure, mediazioni, consigli. Tutto passava dal suo telefono. Lo stesso dal quale Procura e carabinieri hanno raccolto anche le prove per accusare di falso la prima cittadina di M5S quando sostiene di aver curato in prima persona la nomina di Renato, fratello dell’allora direttore delle risorse umane, alla direzione del Turismo.
La scelta al Turismo
Ne parla in modo esplicito anche Salvatore Romeo in un passaggio del suo interrogatorio: «A mero titolo di esempio posso indicare che fu lui, quale direttore del dipartimento delle risorse umane, a dare concreta attuazione a tutta la procedura di interpello voluta da Virginia Raggi e che poi ha portato, tra l’altro, alla contestata nomina di Renato Marra a direttore della direzione Turismo sotto l’assessore Meloni».
Romeo spiega anche il tipo di scontro in atto nel Movimento sul ruolo di Marra: «Ulteriori garanzie derivavano dal fatto che Marra Raffaele fosse plurilaureato e provenisse dalla Guardia di Finanza, nonché avesse ricevuto diversi encomi. Motivi questi che non destavano in noi fondati sospetti sulla sua persona, a fronte delle indicazioni in senso contrario che provenivano da una parte del Movimento, sebbene qualificata».
«Ne parlo io a Virginia»
Un’altra conversazione, con tale Andrea (forse l’assessore al bilancio Mazzillo) mostra il filtro operato dall’ex finanziere tra la sindaca e chiunque dovesse relazionarsi con lei. È il 23 ottobre scorso:
Andrea : So che con Virginia hai già parlato, riguardo al… alla rettifica dell’interpello…
Marra : via WhatsApp. Sì, sì.
Andrea : perfetto, ok, benissimo. Allora solo quello. Se riusciamo a farlo in brevissimo sarebbe perfetto.
Marra : eh, ma la modifica all’interpello ho qualche difficoltà a poterla fare... Però domani mattina ci provo, faccio tutte le verifiche e poi ti faccio sapere, è chiaro, vengo da te e ne parliamo insieme.
Andrea : diciamo che io ti ho… io ho mandato una nota formale alla sindaca in cui… sei in copia pure te e il segretariato generale, quindi loro sono già informati.
Marra : sì, ok.
Lo sfogo con l’amica
Il giudizio di Marra su Virginia non è lusinghiero. Il 16 novembre si sfoga con un’amica:
Marra : Se tu ritieni con la coscienza che quello che tu pensavi che io dovessi fare era corretto, e allora vuol dire che evidentemente io mi sono sbagliato. Tu non vuoi premiare il merito, non vuoi premiare… Dice “no perché avevo messo tutto sotto controllo, avevo neutralizzato tutte le voci, avevo parlato con Beppe eccetera. Ora questa cosa mi scoppia un’altra volta in faccia” dice “hai visto che Raffaele Marra fa come c... vuole?” e dico “avrà sbagliato lei a dire «sì, è vero»”. Gli dice “guarda che ‘sta scelta l’aggia pigliata io! Io aggia mandato al Commercio a quello… al Turismo”.
Concetta : uh.
Marra : invece lei non ha avuto il coraggio di dire “sì, è ‘na cosa che ho fatto io” e sta facendo la principessa che si sco… che l’hanno fregata!
Il discorso scivola sulla nomina del fratello:
Marra : allora tu dovevi ave’ il coraggio di dire “guarda è uno dei chiù bravi che ci stanno; lo volevo fa’ comandante, pe’ non crea’ ‘u problema l’aggia fatto direttore de’ ‘o Turismo”. Non lo volete al Turismo? Bene, lo riporto al corpo di Polizia, lo faccio vicecomandante, come lo volevo fare. Non c’ha le palle di poterglielo dire? E allora che c.... lo fai a fa’ ‘u sindaco, scusami?
«Non avvicinare Grillo»
Marra avverte la diffidenza di una parte del Movimento e la spiega così ad Antonio De Santis, delegato al personale, commentando un’intervista al Fatto in cui gli è stata tagliata una frase:
Marra : No, no, quello… No, non me l’avrebbero cancellato.... perché pe’ loro è una cosa importante in cui si dice “Grillo incontra Marra”, no? Questa è la dimostrazione che gli hanno detto “Marra non deve avvicina’ Grillo”».