Corriere della Sera, 21 giugno 2017
Ecco le città del futuro: smart, sostenibili, efficienti. La mappa di Utilitalia
MILANO A Torino la Società metropolitana acque sta sviluppando un sistema indossabile dagli astronauti per la protezione dalle radiazioni cosmiche nel corso delle missioni spaziali. A Taranto l’Amiu monitora gli abusi ambientali e i comportamenti anticivici attraverso un software che sfrutta Twitter. A Milano la solidarietà è nella bolletta della luce con il Banco dell’energia di A2A per il sostegno delle persone e dei nuclei familiari temporaneamente in stato di sofferenza economica.
Come saranno le città del futuro, tra digitalizzazione, nuove tecnologie e una crescente attenzione per l’ambiente? Delle fughe in avanti già ci sono e si possono vedere nelle soluzioni adottate da alcune multiutility in giro per l’Italia, ora raccolte in una banca dati: 274 progetti operativi nei settori della responsabilità sociale e ambientale, dell’innovazione tecnologica, dell’efficienza energetica e dei processi di sviluppo aziendale, raccontati da 134 aziende. È il risultato del primo censimento delle migliori pratiche nei servizi pubblici realizzato da Utilitalia, la federazione presieduta da Giovanni Valotti che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici, energetici e ambientali. L’obiettivo è che queste best practices vengano adottate su larga scala. La banca dati è infatti gratuita, aperta e consultabile sul sito di Utilitalia, e aggiornata costantemente.
Le ex municipalizzate riservano sorprese: si va dai progetti spaziali per la realizzazione di tute per astronauti che sfruttano la capacità dell’acqua di assorbire le radiazioni, all’uso delle tecnologia satellitari per la mappatura delle perdite degli acquedotti, ai buoni sconto in cambio di rifiuti, alle modifiche degli impianti di depurazione per la produzione di biogas. E poi ci sono le più diverse applicazioni delle nuove tecnologie smart. «Le grandi aziende – spiega Valotti – sono il traino del sistema, investono in tecnologia e in innovazione ma sono emerse numerose best practices anche tra le utility più piccole, a dimostrazione che ci troviamo di fronte a un sistema dinamico, anche se realtà avanzate convivono con altre più arretrate. Abbiamo raccolto informazioni destinate a diventare un punto di riferimento per le amministrazioni locali, per la politica e per gli esperti chiamati a fare scelte. Uno spaccato tangibile del concetto di economia circolare e un punto di partenza per disegnare le città del futuro».
Dalla mappatura condotta da Utilitalia le città del futuro saranno «sostenibili, smart e più efficienti», come spiega Valotti: «Saranno città sostenibili, avranno una grande attenzione per l’ambiente e il sociale. Saranno smart perché assisteremo a un uso molto più spinto di tutte le tecnologie e delle applicazioni Internet per dare nuovi servizi ai cittadini, e saranno più efficienti, produrranno i servizi con costi minori e standard di qualità più alti contenendo però le tariffe».
Hera sta applicando tecnologie smart grid su una porzione di rete di distribuzione gestita nell’area appenninica di Modena in partnership con Enel, favorendo lo sviluppo di generazione distribuita. A Benevento l’Azienda servizi igiene ambientale ha lanciato un progetto per cui chi più ricicla più guadagna. A L’Aquila la Gran Sasso Acqua, dopo il sisma, sta ricostruendo le reti attraverso la realizzazione, dove possibile, di circa 12 chilometri di galleria. Insomma, il futuro è già adesso.