ItaliaOggi, 21 giugno 2017
Diritto & Rovescio
Sono state ripubblicate le memorie di Sergio Segio, il feroce ex leader di Prima linea che, di quella banda armata terroristica operante negli anni delle Brigate rosse, fu «il comandante Sirio», responsabile di ferimenti e omicidi, compreso quello del giudice Guido Galli, ammazzato a 48 anni, il 19 marzo 1980, all’università di Milano, 37 anni fa. Alessandra, la seconda figlia del magistrato che quando le fu ucciso il padre aveva vent’anni e studiava legge (ora è magistrato come il padre), è giustamente indignata per ciò che Segio ha scritto su quegli anni: «Dedico questo libro», dice l’impunito, «a tutti i figli dei nostri compagni, perché, crescendo e cominciando a sapere e capire, non gli venga mai meno la certezza che i loro genitori sono state persone buone e leali, che hanno lottato, con errori gravi, ma anche con generosità e coraggio per un mondo migliore e più giusto». Sventagliando cioè raffiche e seminando morte. Ecco cosa capita quando non si fa scontare l’intera pena agli assassini.