Corriere della Sera, 20 giugno 2017
Parla Fazio, il candidato (indagato) di Trapani: «Il mio ritiro crea il caos? Rischiavo il massacro»
TRAPANI Adesso che, dopo gli arresti domiciliari, s’è ritirato dalla corsa a sindaco di Trapani lasciando in campo per il ballottaggio un unico concorrente lo accusano di complotto contro la città. Perché Girolamo Fazio fa rischiare il flop elettorale e il commissariamento della città.
Ritirandosi crea le condizioni perché non si raggiunga il quorum del 50%...
«La verità è che non ho alcuna voglia di potere. Non penso a strategie. Se non a quella di togliere il fango piovutomi addosso».
Serve a rallentare la pressione giudiziaria?
«Nessuna paura dei magistrati e dell’apparato investigativo. Sono caduti in errori che chiarirò. Ho invece molta paura dei mass media. Un massacro. Come se mi avessero già condannato in Cassazione».
Lei non si è messo da parte appena arrestato.
«Non credo a una giustizia a orologeria, ma non posso non prendere atto che il provvedimento è arrivato a metà campagna elettorale. Ho davvero riflettuto se fare un passo indietro».
Perché lo ha escluso?
«Fermare una campagna con 120 persone che ci mettono la faccia è difficile. Se io mi fossi ritirato in quella fase, da candidato sindaco, si sarebbero annullate tutte le liste collegate al mio nome».
E adesso?
«Se eletto, non avrei potuto amministrare come avrei voluto. Non si chiede sempre un passo indietro ai politici, in questi casi? Io l’ho fatto. E, tuttavia, mi ritrovo ancora più attaccato. Paradossale».
È paradossale che Trapani con lei e l’ex sottosegretario D’Alì si sia trovata con due candidati sotto inchiesta...
«Non avevo fatto i conti con un altro aspetto: in Italia si è condannati senza processo. Hai voglia di dire che trattasi di contestazioni che dovranno trovare riscontri nelle aule giudiziarie».
I primi riscontri sono le intercettazioni telefoniche.
«Le intercettazioni diffuse non dicono un tubo. Avrei gradito che la questione fosse sottoposta al vaglio di un giudice e se il giudice avesse rilevato comportamenti penalmente rilevanti avrei subito fatto mille passi indietro».
Accuse e intercettazioni sono state valutate dal gip.
«Quando si leggeranno tutte le carte, ci sarà da ridere».