Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  giugno 20 Martedì calendario

Mi è caduta dal sellino

Un uomo scende dalla moto e solo allora si accorge di avere smarrito la moglie. Succede. Non è che i maschi possono fare più di una cosa alla volta, con il rischio di sbagliare anche quella.
Quando lui era partito quaranta chilometri prima da una piazzola dell’Astigiano, aveva già dovuto occuparsi di svariate incombenze. Allacciare il casco, staccare il cavalletto e infine viaggiare evitando le buche più dure, come cantava il poeta.
Ci sta che un marito travolto da una tale concatenazione spasmodica di eventi tralasci di controllare che la passeggera nuziale sia a bordo. E non si dica che avrebbe dovuto insospettirlo la mancanza di segnali di vita alle sue spalle. Il ruolo di condottiero gli imponeva di concentrarsi sulla guida. Un cumulo di responsabilità che lo ha stremato, inducendolo a chiedere asilo a una gelateria di Chieri. Lì ha fatto la tragica scoperta, ma ha reagito con piglio virile. Scoppiando in lacrime davanti ai carabinieri: «Mia moglie è caduta dal sellino. Di lei mi resta il telefono nel baule». Stava forse per farsene una ragione, quando è stato il suo cellulare a suonare, recandogli in dono la voce adorata: «Sei veramente un cretino. Vienimi a riprendere!».
L’aveva dimenticata nella piazzola. Commosso e riconoscente, il cavaliere è rimontato sul puledro cromato e ha percorso a ritroso il proprio destino per andare incontro al lieto fine. Che poi tanto lieto non sarà stato, almeno all’inizio. Ma si sa che a noi cretini le donne perdonano tutto. È agli intelligenti che non fanno sconti. Per quanto incontrarne uno, in moto o a piedi, sia dura.