28 gennaio 1952
Al Cairo nuovo governo e legge marziale per due mesi
Il Cairo - Re Faruk ha nominato un nuovo capo del governo nella persona di Maher pascià. Lo spunto per congedare il Governo di Nahas pascià il sovrano l’ha colto nei torbidi di sabato, i quali avrebbero dimostrato chiaramente, come afferma la lettera inviata da Faruk al Primo ministro wafdista, «l’incapacità del Governo da voi capeggiato di assicurare l’ordine al Paese». Il programma di Maher pascià, come egli l’ha tratteggiato in un radio-discorso alla Nazione prima ed al Parlamento poi, è in sostanza il programma nazionalista del Wafd: sgombero degli Inglesi dalla zona del Canale e unità della Vallata del Nilo sotto la Corona egiziana. Ha in più il proposito di ristabilire a qualunque costo la legge e l’ordine nel Paese, ed ha in meno l’avversione all’Occidente. Lunghi ed accurati contatti avuti fra ieri ed oggi con tutti gli esponenti politici, wafdisti compresi, hanno consentito al nuovo Primo ministro di dichiarare stasera in Parlamento che egli sa di poter contare sulla collaborazione di tutti i settori politici. Con il voto di fiducia Maher pascià ha ottenuto dalla Camera e dal Senato l’approvazione alla richiesta di applicare per due mesi la legge marziale a tutto l’Egitto, provvedimento che egli si propone di revocare o proroga