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 1958  agosto 11 Lunedì calendario

Quello che vuole Nasser

[...] Nasser quello che vuole lo ha detto chiaramente nel suo libro Egypt’s liberation. Vuole creare un impero musulmano, che comprenda quasi tutta l’Africa e tutto il Medio Oriente, sotto il dominio del Cairo. Queste ambizioni non hanno niente a che fare con la naturale aspirazione dei popoli arabi all’indipendenza. Ma Nasser è stato così astuto da innestare il suo imperialismo al movimento di quei popoli arabi per l’indipendenza. E, una volta creata questa confusione ideologica, ha messo la tecnica nazista al servizio del suo imperialismo.

Può l’Occidente soddisfare le pretese di Nasser? Walter Laqueur ha fatto un inventario di quello che significherebbe «venire a patti con Nasser». Significherebbe anzitutto cedergli il Libano, la Giordania, l’Arabia Saudiana, il Kuwait, la Libia. Significherebbe il crollo del Governo democratico del Sudan. Lo smembramento di Israele (per ora lo smembramento, la distruzione in seguito). Il Marocco, la Tunisia, l’Algeria nell’orbita del nasserismo. Conflitti con la Turchia e forse guerra per Alessandretta. Idem con la Persia per Bahrein e per i curdi. Espansione della R. A. U. nell’Africa centrale. Annessione alla R.A.U. dell’Eritrea e della Somalia. Inclusione dell’Etiopia, del Kenia, dell’Uganda, dell’Africa occidentale francese nella sfera araba di co-prosperità. Questo elenco delle rivendicazioni nasseriane non è opera di fantasia o .di congetture: è dedotto da pubblicazioni egiziane e dalle trasmissioni di Radio Cairo.

Terzo quesito: rappresenta Nasser tutti i popoli arabi? No. Egli rappresenta una certa classe di ufficiali. Il povero fellah aspira ad avere un po’ di terra e a vivere un po’ meglio, non già a conquistare l’Africa. Gli interessi dell’Egitto sono una cosa, e gli interessi della Mezzaluna fertile (specialmente dell’Irak) e dell’Arabia sono un’altra cosa. Il punto fondamentale è questo: alcuni Paesi del Medio Oriente sono ricchi di petrolio (Irak, Arabia, Kuwait e altri sceiccati della costa) : altri non hanno petrolio, ma il petrolio deve attraversare i loro territori (Egitto, Siria). I primi hanno interesse: 1) a che si estragga la maggior quantità di petrolio; 2) a ottenere le più alte « royalties ». I secondi hanno interesse a riscuotere le più alte tasse sul passaggio del petrolio. (da un articolo di Augusto Guerriero).