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 1957  aprile 03 Mercoledì calendario

A Teheran Eghbal primo ministro. Continua la caccia ai banditi

Il Presidente del Consiglio Iraniano Hussein Ala ha  rassegnato oggi, come previsto, le  dimissioni nelle mani dello Scià, il quale ha chiamato a  succedergli l’attuale ministro di  Corte e rettore dell’Università di Teheran, Eghbal. Prima di recarsi dallo Scià per rassegnare nelle sue mani le dimissioni, il Primo ministro dimissionario Hussein Ala  aveva presieduto un’ultima  riunione del Gabinetto. Lo Scià ha già sottoscritto il firmano imperiale per la  nomina del nuovo Primo ministro Eghbal il quale ha iniziato le consultazioni per scegliere i membri del suo Gabinetto, che saranno ufficialmente  presentati allo Scià domani. Sembra che dei membri del Governo uscente solo tre su quattordici conserveranno i loro  portafogli, mentre l’ex-Primo ministro Ala subentrerebbe ad Eghbal nella carica di ministro di Corte.

Eghbal è considerato un  intimo dello Scià e si presume che prenderà energici  provvedimenti per eliminare il banditismo dalle zone montane dell’ Iran. Continua frattanto da parte della gendarmeria e delle  truppe la caccia ai membri della banda responsabile del recente eccidio dei coniugi Carroll e di un altro funzionario americano nonché delle persone che li  accompagnavano. Il ministro degli Interni  persiano ha annunciato oggi che il bandito Ghader Dad,  presunto aiutante di Dad-Scià capo della banda che ha compiuto il massacro, è stato ucciso ieri pomeriggio dopo uno scontro a fuoco durato due ore. Lo scontro, avvenuto nelle vicinanze del villaggio di  Bened, è stato impegnato tra Ghader Dad e i componenti di una tribù impiegata dal Governo per la cattura dei banditi. Ghader Dad, che sarebbe personalmente responsabile  dell’uccisione della signora Anita Carroll, è stato attaccato  mentre cercava di entrare nel  villaggio in cerca di viveri e di acqua. Il gruppo principale dei  banditi dispone di tre cammelli e due cavalli e procede  separatamente dalle donne e bambini. La polizia e i membri delle tribù fedeli stanno  incontrando grande difficoltà a seguire la banda nelle desertiche zone montane, dove chi passa non lascia impronte e di cui i  banditi a quanto pare conoscono ogni metro. Vengono  particolarmente sorvegliati i pozzi di acqua della zona, dove la  banda presto o tardi dovrà recarsi per i rifornimenti.