20 agosto 1953
Mossadeq arrestato
Il dott. Mossadeq, con tre dei suoi collaboratori, è stato arrestato.
Non ha fatto in tempo a raggiungere il confine settentrionale né il territorio della tribù Cashgay, nello Shiras, che avrebbero potuto schierarsi a suo favore, non per convinzione politica ma per opposizione alla loro tradizionale rivale, la tribù dei Bakhtyari sostenitrice dello Scià. Zahedi ha avuto cura di far diramare un comunicato che annunciava l’arresto di Mossadeq e dei suoi compagni. Mohammed Reza Pahlevi si è preoccupato di salvare la vita di Mossadeq, il che accade per la seconda volta. Radio Teheran ha aggiunto che su Mossadeq «consegnato alla giustizia » si procederà con tutto il rispetto della legalità possibile.
A Teheran non si riesce a dormire per il continuo passaggio dei carri armati. La legge marziale vige con severità, gli assembramenti di più di tre persone sono vietati, sui cortei e sui gruppi non autorizzati la forza pubblica ha l’ordine di sparare. Tutto ciò non ha impedito nella mattinata che Teheran assumesse un aspetto quasi gaio, con molta gente affaccendata nel rimettere l’ordine nelle strade e negli edifici ieri attaccati dalla folla e dalle truppe in rivolta contro il Governo di Mossadeq. Imbandierate e adorne di grandi ritratti dello Scià molte strade di Teheran sarebbero parse in festa senza le pattuglie e le intimazioni.