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 1953  marzo 04 Mercoledì calendario

Arresti in massa a Teheran

Un portavoce del Governo ha annunciato stamane che circa 470 persone sono state arrestate a Teheran. Tra queste sono numerosi  generali in pensione, l’ex-leader dell’opposizione alla Camera Jamal Imami e una decina di esponenti del partito  comunista Tudeh. Secondo alcune fonti, le persone ora arrestate  saranno accusate di complotto  contro lo Stato e giudicate da un Tribunale straordinario che Mossadeq istituirà  quanto prima con un decreto-legge. Stamane, allo scadere del  coprifuoco, non si sono avute  dimostrazioni né in favore di  Mossadeq, né in favore dello Scià

La città è calma, i negozi sono tutti riaperti. Solo la presenza della polizia e della truppa nei centri nevralgici fa capire che tutto non è perfettamente  normale. È opinione generale che oggi non vi  saranno più tumulti di piazza. Mossadeq ha praticamente vinto la partita con lo Scià e attende ora che il Majlis, ossia il  Parlamento, convalidi questa  vittoria, accordandogli un voto di fiducia. È quasi certo che  Mossadeq otterrà questo voto perché ormai i suoi maggiori  avversari sono stati allontanati o semplicemente intimoriti.