Corriere della Sera, 15 maggio 2017
Aumentano i suicidi dei bianchi americani non laureati
Il rapporto fra la mortalità in età adulta e l’ascesa elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti è, implicitamente, al cuore di una ricerca molto innovativa presentata da qualche mese da Anne Case e Angus Deaton. Entrambi economisti di Princeton, il secondo insignito nel 2015 del premio Nobel, i due sono arrivati a una scoperta stupefacente incrociando i dati sulla frequenza e le cause di morte negli Stati Uniti dall’inizio del secolo: i bianchi privi di un diploma di college sembrano colpiti da un’epidemia di suicidi improvvisi con le armi o lenti con l’alcol e le sostanze oppiacee che per la prima volta da decenni sta riducendo la loro aspettative di vita.
Case e Deaton documentano come questo fenomeno sia limitato a un particolare gruppo di americani: i bianchi non ispanici privi di diploma universitario. «Non solo le differenze di mortalità legate all’istruzione stanno aumentando – concludono i due ricercatori – ma la mortalità sta aumentando fra chi è privo di un diploma di college mentre sta calando per chi lo ha». Le cause principali sono le overdosi di stupefacenti, oltre alle malattie del fegato legate all’alcol e i suicidi. Ma per i bianchi non laureati si è interrotto anche il declino di decenni nell’incidenza dei problemi cardiovascolari. Case e Deaton respingono l’ipotesi che la Grande recessione sia responsabile di questa epidemia, perché essa non è riscontrabile fra i neri allo stesso livello medio-basso di reddito. Né è riscontrabile in Europa nei ceti medi colpiti dalla crisi. In realtà, la mortalità degli afroamericani di 50-54 anni è addirittura passata in quindici anni dall’essere superiore del 30% all’essere del 30% inferiore a quella dei bianchi non laureati.
È la fotografia di un profondo malessere in questo gruppo di americani, che si sente abbandonato a se stesso e ha finito per votare per Trump. E una prova, qualora ce ne fosse ancora bisogno, delle profonde implicazioni politiche dei trend demografici.