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 1951  febbraio 11 Domenica calendario

Cronaca delle nozze tra lo scià di Persia e Soraya

Con fasto orientale, ma alla presenza di pochissime persone, nella sala d’avorio del palazzo di marmo di Teheran, lo scià, Mohammed Reza Fahlevi, ha sposato oggi la principessa Soraya Esfandiari, che il popolo persiano ha salutato come la nuova «Rosa d’Oriente». La sposa indossava un abito di lamé argentato e imbrillantato, con una tiara di diamanti in capo, mentre lo scià era in uniforme militare blu scuro, con spalline d’oro e bandoliera argentata.
Sulla gradinata del grande palazzo di marmo rosa attendevano la sposa tutti i principi del sangue, il Primo ministro Razmara e 150 personalità. Alla sommità della scalea, solo, attendeva il sovrano. Lo scià, la sposa, la regina madre e sei fanciulle che reggevano il lungo strascico della sposa sono entrati nel palazzo, e, attraverso il grande atrio degli specchi, sono giunti alla sala d’avorio, festosamente addobbata per la cerimonia e illuminata da grandi candelabri di cristallo. Su un grande tappeto di inestimabile valore era collocato un grande scialle e, sopra di esso, due troni. La coppia reale ha preso posto sui troni e due sacerdoti musulmani hanno collocato davanti ad essa i simboli nuziali: il Corano, uno specchio e due candele.
Soraya ha aperto il Corano e ha letto un passo indicatole da un sacerdote. Questi le ha quindi chiesto se lo autorizzasse a celebrare la cerimonia e se acconsentisse a prendere in marito lo scià. La sposa ha risposto affermativamente. Il prete l’ha quindi dichiarata moglie dello scià e ha invocato la benedizione divina sul vincolo nuziale. La sposa e i suoi testimoni, il ministro di Corte Hakim Molk e il presidente della Camera bassa, Azara Hekmat, hanno quindi firmato il registro matrimoniale. Il secondo prete ha poi rivolto le stesse domande allo scià che, dopo aver risposto, ha a sua volta firmato il registro insieme al suo secondo testimone, il presidente del Senato, Hassan Taqizadeh.
Durante la cerimonia sono state sparate 21 salve di cannone, mentre una squadra aerea lanciava dal cielo manifestini. Dopo la cerimonia, 1 sovrani hanno ricevuto tutti gli invitati nella sala degli Specchi. Lo scià ha presentato personalmente Soraya al Corpo diplomatico, consegnando ai presenti una bomboniera d’argento, lavorata in oro. Dopo di che, gli sposi si sono eclissati. Tra gli ospiti era, come annunciato, l’Aga Khan con la Begun.
Fino a sera, grandi manifestazioni si sono svolte a Teheran, nonostante il sovrano avesse disposto che, in considerazione della critica situazione internazionale, non dovessero tenersi nel Paese banchetti, balli e ricevimenti. Lo scià ha regalato a Soraya, come dono nuziale, una collana di perle, un braccialetto e orecchini e fermagli di diamanti e smeraldi, legati in platino.. n sovrano inglese ha regalato allo scià due candelieri d’argento, Truman un vaso di cristallo, simile a quello inviato alla principessa Elisabetta, mentre Stalin ha fatto pervenire a Soraya una pelliccia di martora del valore di 150 mila dollari. Com’è noto, lo scià divorziò nel 1948 dalla principessa Fawzia, sorella di re Faruk. In nove anni di matrimonio, Fawzia ebbe una sola figlia ma nessun maschio. E poiché in Persia le donne non possono salire al trono, si rese necessario il divorzio. Sul conto di Soraya si sanno poche cose. Figlia di un ricco capo tribù persiano e di una donna di origine tedesca, Soraya ha perfezionato la propria educazione in Europa. Essa parla correntemente il tedesco, il francese e l’inglese. Conobbe lo scià, due anni or sono a Parigi, durante un ricevimento all’Ambasciata persiana. Nell’ottobre scorso, la corte di Teheran annunciò il fidanzamento e la data del matrimonio: 27 dicembre. Soraya lasciò allora Parigi e venne in Persia, ospite della sorella dello scià. Le nozze furono poi rinviate per ben due volte a causa di una febbre tifoidea che colpi la sposa.