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 1979  aprile 22 Domenica calendario

Sarcinelli impari a perseguitare la Dc

È accaduto ieri un fatto sorprendente: il giudice istruttore del tribunale di Roma, Alibrandi, conversando a Palazzo di Giustizia con il redattore giudiziario de Il Messaggero, ha rivelato che il vice direttore della Banca d’Italia, Mario Sarcinelli è stato così duramente colpito dalla magistratura romana perché, nella sua attività di capo della Vigilanza, sembrava aver preso particolarmente di mira istituti bancari in Trentino, in Veneto e in Sicilia, «cioè in quelle località notoriamente note come feudi democristiani».
Ha scritto il redattore de Il Messaggero: «Sorpresi di tanta franchezza, i giornalisti hanno chiesto ad Alibrandi come mai si sia fatto paladino della Dc nei confronti della presunta «persecuzione» della Banca d’Italia». Ed ecco la risposta del giudice: «Qui non si tratta di ideologie politiche, ma di amministrare la giustizia ed io, come giudice, non posso non rilevare questa mancanza d’obbiettività da parte della Banca d’Italia. C’è da augurarsi che Sarcinelli impari la lezione, se un giorno o l’altro riprenderà il suo posto».
Siamo dunque in presenza d’un magistrato il quale applica la legge per dare ad un cittadino veri e propri «avvertimenti mafiosi» per conto del partito di governo e lo perseguita, lo mette in carcere, lo sospende dall’incarico, incurante delle conseguenze che questo modo di procedere potrà avere su una delle principali istituzioni dello Stato, nella speranza che quel cittadino «impari la lezione» e la smetta dunque di fare il dover suo.
Dichiarazioni del genere gettano una luce sinistra su una delle più delicate vicende giudiziarie di questi anni e sui legami sotterranei tra gli uffici giudiziari romani e il partito democristiano.
I deputati del Pri, come riferiamo in altra pagina, hanno presentato un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia. Ma ce n’è fin d’ora abbastanza perché il Consiglio Superiore della Magistratura intervenga e perché un giudice che rilascia dichiarazioni di questo genere sia formalmente ricusato per legittima suspicione.