15 febbraio 1946
Si chiude a Londra la prima Assemblea generale dell’Onu.
Si è conclusa la prima Assemblea generale delle Nazioni Unite, riunita fin dal 10 gennaio. Viscinski, «il giurista», si è opposto a che la questione iranica fosse sottoposta all’O. N. U. dichiarando la incompetenza dell’ assemblea, perché le parti (Russia ed Iran) non avevano ancora concluso le trattative dirette (negoziati, inchieste, mediazioni, conciliazioni, arbitrati e chi più ne ha più metta) previste dall’art. 33 di quel documento tortuoso che è la Carta di San Francisco. Ma il problema era di vedere se la situazione dell’Azerbaijian, se l’accusa mossa dal rappresentante iranico alla Russia, di aver violato i trattati tra i due Paesi e di aver sobillato il movimento separatista dell’Azerbaijan, fosse da considerare una controversia suscettibile di accomodamento per trattative dirette o. piuttosto, porne una situazione pericolosa e come tale da sottoporsi all’O. N. U. secondo quanto previsto dall’art. 33. A parte ciò, sta di fatto che la competenza dell’O. N. U. è indiscutibile, poichè in ogni caso provvede l’art. 34 della Carta col quale è riconosciuta facoltà al Consiglio di sicurezza di « fare indagini su qualsiasi controversia o qualsiasi situazione che possa condurre ad attriti internazionali. Dopo un vivace dibattito tra Bevin e Viscinski, la questione iranica è stata tolta dall’ordine del giorno, considerato il fatto che erano state iniziate trattative dirette fra Mosca e Teheran. Il tutto agevolato dal mutamento ^di Governo a Teheran: il nuovo Primo ministro è persona gradita a Mosca.