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 1945  novembre 20 Martedì calendario

C’è l’Urss dietro la rivolta separatista dell’Azerbaijan

Un comunicato ufficiale diramato oggi dal governo di Teheran annunzia che aspri combattimenti fra guarnigioni regolari iraniche e reparti di insorti sono in corso  nell’Azerbaijan, presso la città di  Mianeh. Il Governo di Teheran ha inviato due battaglioni  di rinforzo alle guarnigioni iraniche dell’Azerbaijan per arrestare le unità ribelli che si dirigono verso la capitale. Il  comunicato governativo informa che i due battaglioni, giunti a  Kazvin, sono stati arrestati dalle forze sovietiche le quali  hanno ordinato a quelle persiane di ritornare a Teheran. Nei circoli diplomatici  persiani di Londra la situazione viene considerata  particolarmente critica. La  responsabilità del movimento autonomista dell’Azerbaijan viene fatta  risalire, nei medesimi ambienti, alle truppe sovietiche di stanza nella regione. A proposito di queste notizie il giornale russo Izvestia accusa gli organi di informazione britannici di voler a  tutti i costi inventare di sana pianta disordini nelle zone poste sotto il controllo  sovietico allo scopo di stornare  l’attenzione mondiale dalla  rivoluzione, effettivamente in  atto, nelle Indie Olandesi.  Secondo le Izvestia la situazione nel nord della Persia è  soltanto tesa a causa degli incidenti provocati dagli emissari del movimento reazionario  Gebdarme, sovvenzionato dai proprietari terrieri della regione. Le Izvestia respingono poi con viva indignazione l’accusa  fatta all’Armata rossa di appoggiare con armi e mezzi  corazzati l’insurrezione separatista. Il ministro dell’Iran a  Washington, Hassain Ala, ha però dichiarato oggi che il suo Governo ha rimesso a quello sovietico una nota, la quale  lamenta che l’interferenza  russa nei disordini verificatisi  nell’ Iran settentrionale,  costituisce una minaccia alla  integrità persiana.