12 gennaio 1979
Storia della ditta Teichner
Nato negli anni Cinquanta come un negozietto di abbigliamento nel popolare quartiere di San Giovanni, Modital si è andato sempre ingrandendo e, soprattutto, raffinando: ora è una maxiboutique in cui si trovano capi firmati Valentino, Pierre Cardin, Saint-Laurent, Cacharel. A decidere gli acquisti all’estero è proprio Carlo, il giovane rapito, al quale il padre Eugenio ha man mano delegato la gestione del negozio, diventato un grande palazzo scintillante con annessa sezione per l’arredamento. Modital-casa. Eugenio Teichner ha anche un altro figlio, Joseph, architetto, che preferisce il cinema, unico a non interessarsi dell’attività di famiglia. Socio di Eugenio nella conduzione di Modital è il fratello Enrico, i cui tre figli - una ragazza e due maschi, Renato e Giancarlo - lavorano tutti nel negozio. I due Teichner di Modital hanno una sorella, sposata Della Riccia, con negozio di borse in via Salarla. Le mogli di entrambi hanno lo stesso nome, Marcella; la mamma del rapito è imparentata a sua volta con un’ultra grossa famiglia di commercianti: sua sorella, morta pochi giorni fa, aveva sposato Achille Volterra, pellicce, borse e valige. Eugenio ed Enrico Teichner hanno accumulato una fortuna; ma il più ricco della famiglia è senz’altro il cugino Luciano, il re del caffè, che vive prevalentemente in Brasile. Commercianti facoltosi, ma soprattutto persone di classe: definiti, come del resto i Piattelli, l’élite della comunità ebraica romana. Carlo Teichner, il rapito, è fidanzato con una ragazza di nome Carla. Du qualche settimana era andato ad abitare da solo in un appartamento vicino al negozio, lasciando la villa del padre con patio e piscina, all’Eur, vlu dell’Umanesimo, identica a quella attigua dello zio Enrico.