26 aprile 1979
Carter vuole tassare le compagnie petrolifere e i loro immensi profitti
WASHINGTON — Con un attacco di inconsueta violenza, che ha provocato immediate polemiche perché sospettato di essere diretto contro il congresso, il presidente Carter ha bollato a fuoco i tentativi di «annacquare» la sua proposta di imporre una tassa del 50 per cento sui profitti eccedenti goduti dalle società petrolifere dopo la recente revoca dei controlli sul prezzo del petrolio.
A 955 milioni di dollari per la Exxon e 349,1 milioni di dollari per la Standard Oil sono ammontati gli utili nel primo trimestre del 1979. Le cifre confermano quanto appariva scontato soprattutto alla luce del blocco della produzione determinato in Iran dalla rivoluzione contro lo Scià; la «stretta» nelle disponibilità di petrolio e benzina si è tradotta in vera e propria manna per i giganti internazionali che controllano il mercato del greggio. Le stesse Exxon e Standard hanno del resto ammesso di aver largamente beneficiato della «carestia» petrolifera precipitata dagli eventi iraniani.