16 febbraio 1979
Emirati e Qatar aumentano del 7% il prezzo del loro petrolio
Il primo, chiaro segno che siamo entrati in una nuova crisi petrolifera è venuto ieri: Abu Dhabi e Qatar hanno aumentato con effetto immediato il prezzo del loro greggio del 7,2%. L’Arabia Saudita dovrebbe allinearsi a questa decisione nei prossimi giorni. Il rincaro viene applicato in aggiunta a quello varato dall’OPEC nel dicembre scorso, quando furono stabiliti quattro scatti trimestrali per il 1979 (del 5% il 1° gennaio e successivamente del 3,809%, del 2,294% e del 2,691%). Quella decisione avrebbe comportato un rialzo del prezzo di riferimento del petrolio del 14,5% entro la fine di quest’anno. Ora, dato che Abu Dhabi e Qatar hanno annunciato di voler applicare la «sovratassa» sul nuovo prezzo che entrerà in vigore in ognuno dei tre restanti trimestri dell’anno, il rincaro del loro greggio risulterà alla fine del 23% circa. La decisione era prevedibile, ma suscita non poche preoccupazioni. Il nuovo rincaro si è reso necessario per allineare i prezzi di listino del greggio più leggero e più pregiato (come quello prodotto da Abu Dhabi e Qatar) alle quotazioni del mercato libero in vorticosa ascesa nelle ultime settimane a causa della mancata produzione iraniana. Questi prezzi hanno già superato abbondantemente i 20 dollari per barile. Il greggio dei due produttori Opec sale oggi da 14,10 dollari a 15,20 dollari per barile. Alla fine del 1970 raggiungerà i 16 dollari (Paolo Glisentiper il Corriere della Sera)