7 giugno 1979
La contingenza che si paga con i Buoni del Tesoro (BoT)
È in questi giorni in distribuzione la terza tranche dei buoni del Tesoro, emessi per pagare ai lavoratori dipendenti una parte della contigenza. Come è noto, infatti, a partire dall’ottobre 1976, sono stati introdotti dal Governo alcuni provvedimenti con lo scopo (dichiarato) di contrastare l’ inflazione. Era stato cosi deciso di «costringere» tutti coloro che ricevevano stipendi superiori ad un certo limite a contrarre un credito forzoso con lo Stato Le cose erano andate esattamente in questo modo: nel periodo 1 ottobre 1977-30 aprile 1978,1 lavoratori che avevano stipendi superiori ai sei milioni, si videro pagata la maggiore contingenza scattata i in quei mesi, in tutto o in ’ parte, in speciali buoni del Tesoro. Questi titoli coprivano l’intero ammontare della nuova contingenza per i redditi superiori agli otto milioni e soltanto il 50% di esso per i redditi compresi fra i sei e gli otto milioni. In sostituzione dell’importo «congelato» furono preparati appositi titoli, in tagli che andavano da 5.000 a 500.000 lire aventi validità 5 anni, al termine dei quali il rimborso avverrà alla pari. I buoni sono stati emessi in tre successivi momenti: il 1" luglio .’77 (per il periodo ottobre ’76-giugno ’77); il1° gennaio ’78 (per il luglio ’77-dicembre ’77) e il 1° luglio ’78 (per 1 primi quattro mesi del’78. La prima franche è stata emessa al tasso di interesse del 14% e le successive al 13%. La distribuzione dei titoli avviene in ritardo rispetto alla data di emissione, ma la cosa norché tanto gli interessi cominciano ad essere pagati un anno dopo l’emissione I «buoni-contingenza» non sono commerciabili, però si sa che individui poco scrupolosi hanno cercato di farne incetta, pagandoli magari al disotto del loro valore nominale. Noi riteniamo che non sia consigliabile cedere tali buoni in quanto essi, come abbiamo detto, offrono una remunerazione superiore a quella di qualsiasi altro titolo oggi in commercio. B. C.