9 marzo 1979
Emanuele Iurilli, una vittima innocente di Prima Linea
«Una pallottola 7.62, sparata da una mitraglietta di fabbricazione sovietica. Venerdì 9 marzo 1979, una giornata senza sole, attorno alle 13.40, una pallottola, una sola, trapassò il braccio destro e il torace di Emanuele Iurilli, perforandogli il polmone e sfiorandogli il cuore. Torino, via Millio, periferia operaia di Borgo San Paolo, un rettangolo stipato di palazzi con 40 mila abitanti. Emanuele avrebbe compiuto 19 anni in maggio, quel giorno stava rientrando per pranzo dal Settimo Istituto Tecnico Aeronautico dove studiava e a una decina di metri dal portone di casa finì casualmente in un’imboscata tesa ai poliziotti da Prima Linea» (leggi qui l’articolo di Paolo Di Stefano) • Il gruppo di terroristi era costituito da Maurice Bignami, Fabrizio Giai, Silveria Russo, Giancarlo Scotoni e Bruno La Ronga