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 1979  marzo 26 Lunedì calendario

Morte di Ugo La Malfa. Una sua tribuna politica del 1974

Ugo La Malfa, 76 anni, fondatore del Partito d’Azione, segretario e leader del Partito Repubblicano Italiano, ministro dei Trasporti nel governo Parri e ininterrotamente in Parlamento dal 1948 a oggi, è morto a Roma. Marco Nese sul Corriere d’Informazione ne ha raccontato gli ultimi istanti. «L’ultimo check-up lo aveva fatto in febbraio e gli esami medici non avevano  destato alcuna preoccupazione. L’unico suo guaio erano gli occhi, ai quali aveva subito una delicatissima operazione mesi fa. Poi, sabato mattina, l’improvviso sopraggiungere del colpo fatale. Erano circa le 6. La Malfa dormiva da solo in una stanza del suo  appartamento di via Cristoforo  Colombo (un palazzo abitato  solo da parlamentari). In casa, oltre a lui, c’erano la moglie e la cameriera, Angela. L’emorragia cerebrale si manifesta con acutissimi mal di testa. E questo deve aver svegliato il leader repubblicano, il quale ha forse cercato di alzarsi, e ha acceso la luce. Non ci è riuscito perché ha subito perduto conoscenza, è crollato urtando la testa contro uno spigolo del comodino. Pochi minuti dopo le 7,  Angela, la cameriera, vede  filtrare la luce da sotto la porta della stanza e pensa che La Malfa si sia alzato (era sempre stato mattiniero). Va a  preparare la colazione, ma quando poi entra nella stanza si trova di fronte a una scena raccapricciante: La Malfa  riverso per terra, privo di sensi. Tutto diventa frenetico: la chiamata d’urgenza del  medico, la corsa verso la cllnica, i primi esami per verificare le condizioni del cervello. Ci  sono speranze? I medici  lasciano subito capire che non c’è scampo. Il sangue ha  completamente invaso il cervello, La Malfa è ormai ridotto solo a una vita puramente  vegetativa, resa possibile dalla grande resistenza del cuore. I medici non tentano  nemmeno l’intervento chirurgico sul cervello: «E’ inoperabile», dicono. In ogni caso,  avvertono, se pure dovesse  sopravvivere, l’uso del cervello  sarebbe ormai definitivamente compromesso, la sua  intelligenza se n’è andata, cancellata dall’ondata di sangue, la sua coscienza è scomparsa».

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