26 gennaio 1979
Wojtyla in Messico condanna la Teologia della Liberazione
Wojtyla in Messico. Deve inaugurare la riunione dell’episcopato latinoamericano a Puebla. I collaboratori avevano sconsigliato la visita – Papa Luciani aveva deciso di non compierla – perché considerata irta di problemi, anche a motivo della mancanza di relazioni diplomatiche con la Santa Sede e della legge che proibiva a preti e suore di portare l’abito nei luoghi pubblici. Giovanni Paolo II sbarca in Messico non come capo di Stato, né con un invito del governo, ma con un visto turistico. Sbrigativo e privato il benvenuto del presidente messicano Lopez Portillo, che congeda il Pontefice dicendo: vi lascio col clero e coi fedeli della vostra Chiesa. I fedeli sulle strade e sulle piazze sono milioni. Di fronte a quell’evento imprevisto e imprevedibile, rispondendo alle critiche di chi gli ricordava che il Papa vestendo la talare aveva violato le leggi e la Costituzione messicana, e avrebbe dovuto pagare una multa di 50 pesos, Portillo risponde: «Signori, è stato tutto il popolo messicano che le ha violate! Nessuna legge e nessuna Costituzione poteva impedire al presidente di stare dalla parte del popolo». Il Papa è voluto andare di persona a dire ai vescovi latinoamericani che l’opzione preferenziale per i poveri, come pure l’impegno nella lotta contro le ingiustizie, sono sacrosanti, ma ai cristiani basta il Vangelo e non devono inseguire il marxismo. Dopo aver celebrato messa nella basilica di Guadalupe, il Papa ha viaggiato per tre ore in una «papamobile» improvvisata e scoperta, prendendosi un’insolazione, prima di arrivare a Puebla e pronunciare il discorso di inaugurazione durante il quale ha preso di mira quella teologia della liberazione che presenta Gesù come un «politico rivoluzionario» e «sovversivo». Nel documento finale di Puebla viene rigettata la violenza e la «dialettica della lotta di classe» che si è diffusa nelle comunità di base del continente.
Leggi qui l’articolo di Matteo Matzuzzi sul rapporto tra Teologia della Liberazione e Chiesa)