ItaliaOggi, 14 dicembre 2016
Paolo Gentiloni non è un conte
Un po’ per irriderlo, un po’ per lisciargli il pelo, un po’ per sfoggio di curiosità, il nuovo presidente del consiglio è stato più volte definito «conte».
Soprattutto si è fatta rilevare la sua lontana parentela con il conte Vincenzo Ottorino Gentiloni, che legò il proprio nome al «patto Gentiloni», ossia all’operazione condotta nel 1912 per favorire la confluenza di voti cattolici su candidati giolittiani, come si vide nelle elezioni politiche del 1913.
Peccato, però, che Paolo Gentiloni conte non sia.
La fonte che soccorre è il Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, pubblicato dal Collegio Araldico, che elenca le famiglie nobili, per tali intendendosi quelle che avevano ottenuto, sotto la monarchia, un provvedimento regio di giustizia o di grazia o erano state inserite in un «elenco ufficiale nobiliare», più quelle insignite da Umberto II in esilio.
Vi compare la famiglia Gentiloni Silverj, due cognomi, il secondo con la i lunga, mentre correntemente il nuovo presidente del Consiglio è identificato con la i semplice: Silveri.
Sembrerebbe di capire, anzi, che il diretto interessato preferisca il semplice primo cognome.
L’idiosincrasia verso il secondo cognome, se reale, sarebbe condivisa con il capogruppo dei senatori democratici, Luigi Zanda, il cui secondo cognome (Loy) si è da anni perso per la strada e viene usato occasionalmente soltanto da Renato Brunetta in qualche (polemico?) comunicato.
Dal Libro d’Oro si ricava che il cognome Silverj venne aggiunto da un regio decreto del 1873, mentre il titolo di conte fu rinnovato con due decreti del 1902 e 1903.
Attenzione, però: soltanto per il maschio primogenito.
A tutti i membri della famiglia, maschi e femmine, competono i titoli di nobile di Filottrano, nobile di Cingoli e nobile di Macerata, località tutte nelle Marche (la residenza della famiglia è indicata in Tolentino).
In effetti, nell’elenco dei Gentiloni Silverj figura anche Paolo, senza alcuna indicazione, laddove al capo famiglia è doverosamente premesso il titolo comitale. Dunque, il presidente del Consiglio non è conte, bensì Paolo Gentiloni Silverj, nobile di Filottrano, di Cingoli e di Macerata.
Fra gli uffici che troverà a palazzo Chigi c’è pure il servizio onorificenze e araldica, con sede in piazza Colonna 370.