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 2016  dicembre 13 Martedì calendario

Da Al Bano ai rapper: i 22 big di Sanremo

Se il buon Festival si vede dal principio... Carlo Conti vara il suo Sanremo-ter annunciando il cast in prima serata (mai accaduto in passato) su Rai1 e la lista dei 22 big in gara è una fotografia, in parte ben centrata in parte fuori fuoco, della musica italiana. Ma visto che il Festivalone è anche il punto cardinale della tv, l’Auditel di oggi dirà a Conti, forte del pienone di ascolti del 2016, il vento che tira.
Nomi annunciati in diretta, artisti tenuti all’oscuro e smartphone dei discografici impazziti in attesa di uno «stai sereno» che non arrivava. Per le sue prime due edizioni Conti aveva usato le metafora della macedonia e del mosaico. E quest’anno? «Come ho fatto a non pensarci prima? Siamo a Sanremo e allora sarà un mazzo di fiori».
Ecco la composizione del bouquet. Quelli che big lo sono veramente. Fiorella Mannoia non avrebbe bisogno di esserci, è alla caccia della ciliegina sulla torta: coraggiosa anzi «combattente» come l’ultimo album. Di Gigi D’Alessio si può discutere la musica non lo status.
Non mancano i classics per accontentare il pubblico meno reattivo di Rai1: Al Bano con, premio al titolo più sanremese, «Di rose e di spine» e augurio di guarigione (è reduce da un infarto) arriva a quota 15 partecipazioni. Pattuglia talent: Elodie e Sergio Sylvestre da «Amici» 2016, Michele Bravi sparito dopo aver vinto «X Factor» e riapparso come youtuber (discutibile che riparta da qui) e Alessio Bernabei. Giusy Ferreri, in fase di perenne rilancio, è nata in quel mondo ma ormai è nella categoria ritorni come Chiara Galiazzo. Ancora più vecchie conoscenze sono Paola Turci, Fabrizio Moro, Ron, Michele Zarrillo e Marco Masini.
Il rap ha due caselle con Clementino e Raige (con Giulia Luzi). Spazio a Francesco Gabbani vincitore dei Giovani 2016 (e ieri sono stati scelti anche gli 8 di questa edizione). Un’altra coppia: Nesli e Alice Paba (ha vinto «The Voice»). Lodovica Comello da casa Disney e Bianca Atzei (discutibile pure lei). Nessun gruppo. La scelta per i palati fini, i candidati del premio alla critica: Samuel dei Subsonica al debutto solista e Ermal Meta.
I big avrebbero dovuto essere 20, ma nei giorni scorsi Conti ha aggiunto due posti a tavola. «Ho anche io una lista, magari non importante come quella dei ministri», scherzava. Valeva la pena di allargare, equilibri politici a parte? Le canzoni si giudicano dopo averle ascoltate, ma i cast delle ultime edizioni non hanno brillato in radio o nello streaming. Il mercato fatica a digerire un’invasione di tali proporzioni. Le delusioni saranno tante, ma per quelle c’è tempo. Per ora chi è passato festeggia.