Libero, 9 dicembre 2016
Per rovinare il Mondiale lo faranno a 48 squadre
Sotto il cielo della Fifa c’è grande confusione. Si può citare Mao per descrivere le ultime posizioni di Gianni Infantino, presidente della federazone internazionale del calcio. Ma se il dittatore cinese concludeva con, «perciò la situazione è favorevole», non si può dire altrettanto delle iniziative e soprattutto delle idee (tante e ondivaghe) del dirigente svizzero. Infantino, infatti, ha nuovamente cambiato pensiero sul Mondiale. Ora l’obiettivo è di un torneo a 48 squadre, composto da 16 gruppi di tre, con le prime due di ogni girone che proseguono nel tabellone e la terza che se ne va a casa.. È bene ricordare che da candidato alla presidenza, invece, parlava di 40 squadre (8 gruppi da 5, o 10 da 4). Eletto presidente Infantino ha proposto il mondiale a 48 squadre, ma con 16 qualificate direttamente e le altre 32 uscite da un playoff, disputato soltanto pochi giorni prima della fase finale. Il Consiglio Fifa prenderà una decisione a gennaio, per una soluzione che comunque entrerà in vigore dall’edizione del 2026.
Gianni Infantino, prevedendo le tante critiche per un torneo che rischia di stravolgere tempi e regole del calcio internazionale, ha risposto che, «gli eventuali nuovi format possono essere riprodotti nello stesso numero di giorni di quello attuale, 32, con lo stesso numero di stadi, 12». Ma alle parole o alle promesse elettorali bisogna poi rispondere con i fatti. Per il dirigente «non ci sarebbe alcun aspetto negativo per i club perché il calendario non ne sarebbe influenzato, ma ci sarebbe grande vantaggio per il calcio perché permetterebbe a 8 o 16 squadre in più di partecipare ai Mondiali». Ed è qui che casca l’asino: i club già sono infastiditi dal Mondiale come è organizzato ora (con 32 squadre), credere che a 48 gli andrebbe bene è pura follia. E le squadre in più rischiano di essere soltanto delle nazionali troppo deboli che andrebbero soltanto a deprezzare l’evento, come già è avvenuto con l’attuale Champiosn League.