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 2016  dicembre 06 Martedì calendario

Diritto & Rovescio

«Mi piace parlare delle persone solo quando posso parlarne bene. Quando devo parlarne male, evito» ha detto, raggiante, Silvio Berlusconi, ospite, a Matrix, di Nicola Porro. Il Cavaliere ha però dei vuoti di memoria. Non ricorda che disse che Walter Veltroni «è un coglione» e «un miserabile». Giuliano Amato è: «L’utile idiota che siede a Palazzo Chigi». Romano Prodi «un leader d’accatto». Oscar Luigi Scalfaro è «un serpente, un traditore, un golpista». Umberto Bossi, ai tempi dell’inimicizia fra i due, veniva descritto da Berlusconi come «un Giuda, un ladro di voti, un ricettatore, truffatore, speculatore. Ha una doppia, tripla, quadrupla personalità», «un ubriaco di bar», «pericoloso e imprevedibile come un cinghiale ferito». Poi, dopo aver fatto la pace, Bossi venne definito dal Cav come «il mio amico più caro». Per Berlusconi inoltre «i giudici sono matti, antropologicamente diversi dalla razza umana Se fai quel mestiere devi essere affetto da turbe psichiche». Non ha risparmiato nemmeno una signora che lo contestava a Rimini: «Lei ha una bella faccia da stronza». Prosit.