Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  dicembre 05 Lunedì calendario

L’arte del calcio

In principio fu Domenico Maria Durante, secondo portiere della Juve nel primo Novecento: ritrattista, paesaggista, disegnatore con lo pseudonimo Durantin. La storia del calcio è piena di artisti, spesso fra i pali. Giocavano in porta Enrico Paulucci, Juve, pittore del Gruppo del Sei di Torino, Ezio Sclavi, Lazio e Juve, che si dedicò alla pittura dopo la prigionia in Etiopia, e Lorenzo Buffon, ex n.1 di Milan e Inter, che ha esposto di recente. Cesare Benedetti, difensore della Roma del primo scudetto, firmò come Bené ritratti di Kennedy, Ranieri di Monaco, Grace Kelly e molti papi. Paolo Todeschini, centrocampista nel Dopoguerra con Bologna, Lazio, Napoli, si diplomò alle Belle Arti e divenne scultore, fu anche ct delle azzurre. Gigi Meroni disegnava cravatte, poi quadri. Eric Cantona ha cominciato dopo il ritiro nel ‘97. Baggio era Raffaello e Del Piero Pinturicchio, ma solo per l’Avvocato. Sono collezionisti Oscar Damiani, Bettega, Capello. Altri hanno il talento figurativo nel sangue: Higuain ha una madre pittrice, come Van Persie, che ha anche il padre scultore. Figli d’arte, in un certo senso.