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 2016  dicembre 03 Sabato calendario

Chanel contro il Tgv «Rovina i gelsomini»

PARIGI Secondo le ferrovie francesi la linea tra Marsiglia e Ventimiglia, che risale al 1860, è la più congestionata di Francia (a parte la regione parigina). I treni sono regolarmente in ritardo e stracolmi di viaggiatori, quindi è stato lanciato un progetto da 6,7 miliardi di euro per aprire un nuovo tracciato ad alta velocità Provenza-Costa Azzurra. Solo che i Tgv dovrebbero usare un viadotto sulla valle della Siagne dove Chanel coltiva 12 ettari di gelsomini di Grasse e rose di maggio, gli ingredienti fondamentali del profumo più celebre al mondo, lo Chanel n°5.
«È evidente che la costruzione di un viadotto e il passaggio regolare di treni ad alta velocità sopra questi campi di fiori costringerebbero Chanel a smettere di sostenere le attività artigianali nella regione», si legge in un comunicato del marchio.
La maison fondata nel 1910 da Coco Chanel e controllata oggi dalla famiglia alsaziana Wetheimer (eredi del socio di Coco) si sta alleando con il sindaco di Cannes, David Lisnard, che chiede lo spostamento del tracciato in modo da costruire una nuova stazione per l’alta velocità nella sua città. Secondo Chanel, «questa soluzione rappresenta la scelta migliore perché minimizzerà i danni ambientali».
Nel 1987 Chanel ha stretto un accordo esclusivo con la famiglia Mul per lo sfruttamento dei fiori nella regione di Grasse, la capitale francese (e mondiale) dei profumi. Nel 2009 la casa parigina è già intervenuta per impedire la costruzione di un centro per il trattamento di rifiuti che avrebbe dovuto sorgere non lontano dai preziosi fiori.
Un flacone da 30 ml di Chanel n° 5 è fatto con mille fiori di gelsomino di Grasse e 12 rose di maggio, che rispondono al desiderio di Coco Chanel di creare, nel 1921, «un profumo da donna che sa di donna».
L’azienda fa valere i suoi investimenti nella regione, ricorda di avere raddoppiato la superficie coltivata, di avere reintrodotto specie di fiori scomparse che hanno ridato alla zona di Grasse il suo carattere unico al mondo, e di avere sostenuto la candidatura di Grasse alla tutela del Patrimonio immateriale dell’Unesco.
Il progetto attuale delle ferrovie Sncf permetterebbe entro il 2030 di far guadagnare un’ora di tempo ai viaggiatori tra Marsiglia e Nizza (oggi ce ne vogliono quasi tre). Ma di fronte ai rischi per i gelsomini e quindi per i posti di lavoro, è probabile che l’azienda di Stato troverà una soluzione alternativa.