Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  novembre 24 Giovedì calendario

Amori e libri, lite su Bolaño

Dopo le polemiche sui giornali spagnoli, ieri la vedova dello scrittore Roberto Bolaño (1953-2003: nella foto) ha preso la parola in una vicenda delicata che riguarda l’eredità dello scrittore ma soprattutto la sua vita privata.
Una questione scabrosa, nata dalle dichiarazioni di alcuni critici ed editori spagnoli sul «vero motivo» per cui la vedova, Carolina López, avrebbe deciso all’improvviso, alcuni mesi fa, di cambiare editore, passando da Anagrama all’editore Alfaguara (gruppo Penguin Random House), per curare le molte opere postume e inedite di Bolaño.
Il motivo sarebbe stato, secondo le accuse, una «vendetta» contro il precedente editore, reo di aver mantenuto rapporti di amicizia con lo scrittore e con la donna con cui sarebbe stato legato negli ultimi anni, Carmen Pérez. Insomma, una storia di gelosia.
«Invece di occuparsi delle questioni letterarie dell’opera di Roberto – ha puntualizzato ieri la vedova su «El País», rompendo per la prima volta il silenzio – si occupano della vita privata mia e dei miei figli». E dopo aver respinto l’accusa, ha elencato i motivi professionali – materiale di Bolaño diffuso prima di firmare un contratto, questioni editoriali, royalties – per cui si impose la rottura. Due settimane fa anche l’agente letterario Andrew Wylie, che cura l’opera di Bolaño, aveva assicurato che il nuovo progetto editoriale era stato scelto perché più vantaggioso, con la riedizione dell’opera omnia. Ma ieri la vedova ha rivelato un particolare decisivo: «Roberto e io abbiamo costruito una vita insieme, per 23 anni, da quando ci incontrammo a Girona nel 1981 fino alla sua morte. È falso che Roberto condividesse gli ultimi anni prima di morire con Carmen Pérez».