La Stampa, 23 novembre 2016
Un mare sotterraneo su Plutone si candida al grande «club liquido»
Crescete e moltiplicatevi, potrebbe essere l’indicazione biblica per gli oceani. Fino a pochi anni conoscevamo solo quelli del pianeta Terra, ma ormai sappiamo, o abbiamo validi motivi per sospettare, che ce ne siano anche su un’altra ventina di corpi celesti del nostro Sistema solare. Il più recente candidato a iscriversi al club è un oceano ghiacciato sotto la superficie di Plutone. Ricordate quella grande macchia a forma di cuore fotografata dalla sonda «New Horizons» della Nasa? Beh, la rivista «Nature» pubblica studi delle università dell’Arizona e della California, secondo cui un’enorme massa di ghiaccio nascosto spiegherebbe quell’anomalia nell’aspetto di Plutone.
Perché questo oceano è importante? Perché la vita, almeno nella forma in cui la conosciamo, ha bisogno di acqua allo stato liquido. Ne abbiamo rilevato le tracce (indirette) in alcuni mondi molto freddi alla periferia del Sistema solare. Là fuori la temperatura è pochi gradi al di sopra dello zero assoluto, e quindi la superficie dei corpi celesti solidi è ghiacciata, però sotto chilometri e chilometri di crosta la temperatura può salire grazie a un’attività interna del nucleo o per le forze di marea di un pianeta vicino. Sotto ci può essere acqua liquida. E in teoria qualche forma di vita potrebbe nascere.
Siamo quasi sicuri che un oceano liquido esista sotto la superficie di Encelado (satellite di Giove), dove osserviamo addirittura geyser che spruzzano acqua. Ottime probabilità offrono anche Callisto, Europa e Ganimede (che girano attorno a Giove) e Titano (satellite di Saturno). Quanto a Plutone, potrebbe nascondere non un vero oceano liquido, ma una massa di ghiaccio viscoso, che ogni tanto, qui e là, un po’ si scioglie è un po’ ri-congela. Basterà per la vita? In miliardi e miliardi di anni può succedere di tutto.