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 2016  novembre 22 Martedì calendario

L’impresa della mucca da macello: si tuffa in mare e scappa a nuoto

Si sono mossi in tanti. Tantissimi. Pur di salvare Manny che non è il tipico animale domestico o di compagnia da tenere in casa, ma una mucca 1700 persone hanno firmato una petizione. Già, un documento in cui si chiedeva che il bovino fosse salvato dopo il clamoroso gesto di cui è stato protagonista e che ha commosso il mondo: Manny si è gettata nel mare dal porto di Fremantle, (città portuale nella parte occidentale dell’Australia), mentre veniva caricata sulla nave di proprietà della compagnia Wallard che l’avrebbe portata al macello.
La petizione si trovava sul sito Change.org e chiedeva al primo ministro Malcolm Turnbull e al Direttore Generale di Wellard esportazioni rurali, David Jarvie, di risparmiare la vita di «Manny la mucca» che è «sfuggita a un destino che nessuno merita». L’animale è scappato in cerca di libertà (e per salvarsi da una morte sicura) nel preciso momento in cui un gruppo di operai era al lavoro per caricare 10 mucche su una nave atta al trasporto di bestiame, in quel caso diretto verso un macello estero: Manny è saltata in acqua e ha iniziato a nuotare, tra lo stupore di tutti. «Dopo qualche ora di nuoto è corsa a nascondersi: immaginate la disperazione e la paura di Manny durante la sua fuga, mentre sperava in un futuro felice», ha scritto una firmataria della petizione. Il membro del Fremantle Sea Rescue Josh Gammon-Carson, mentre guidava una moto d’acqua, ha girato il video della mucca in mare, quando si era appena tuffata. In seguito l’animale è stato avvistato poco più in là. Dove, anche se a fatica e guidata da personale esperto che ha cercato di indirizzarne il percorso verso la terraferma, è riuscito ad arrivare a riva. Da lì, la folle corsa verso la libertà: Manny ha eluso tutti i tentativi di cattura da parte degli operai e ha percorso più di 4 km per allontanarsi dal proprio destino già scritto. Alla fine, però, è stata raggiunta dai ranger australiani ed è stata sedata per «proteggere la salute e la sicurezza del pubblico in generale», come ha riportato il quotidiano autraliano Watoday. Proprio in quel momento è partita la petizione on line per salvarla, anche se qualcuno sostiene che la mucca sia morta subito dopo la cattura.