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 2016  novembre 21 Lunedì calendario

Come riscaldare la casa senza spendere troppo

L’inverno quest’anno arriva in anticipo, dicono i meteorologi. Con il freddo si accendono i riscaldamenti e si ricomincia a spendere per il gas. Una famiglia tipo a fine 2016 avrà speso 1.033 euro, così calcola l’Autorità per l’Energia. Come risparmiare? Ecco alcuni consigli. 
Sforbiciare la bolletta del gas senza fare investimenti è possibile.
Primo accorgimento, il più ovvio e costo zero, è regolare la temperatura ambiente. La legge dice che in casa ci dovrebbero essere 20 gradi centigradi, 2 in più rientrano nella soglia di tolleranza. Per ogni grado centigrado in più, dicono gli esperti, i consumi aumentano dal 5 al 10%. In inverno, spiega l’Agenzia nazionale Enea, si suggerisce di non superare i diciotto o diciannove gradi di giorno e i sedici di notte. Se in casa hai i caloriferi, non dovresti mai coprirli. E nemmeno usarli come asciuga biancheria: disperdi il calore e sprechi energia. Con una spesa tra i sei e sette euro, puoi comprare in un negozio del fai-da-te un pannello termoriflettente da applicare sul muro dietro al termosifone. E appena fa buio bisogna chiudere le persiane o le tapparelle per ridurre le dispersioni di calore. Se devi cambiare l’aria, bastano pochi minuti: al massimo dieci. Le finestre aperte per più tempo le paghi poi sulla bolletta. 
L’ACCORGIMENTO 
Se scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche, bisogna poi controllare le ore di accensione. Sempre nei negozi del bricolage o dai rivenditori idrotermosanitari ma anche sui siti di e-commerce se ne trovano parecchi puoi comprare il cronotermostato, il dispositivo elettronico che consente di regolare temperatura e tempo di accensione così da mantenere acceso l’impianto solo quando si è in casa. Utile soprattutto per chi vive gran parte della giornata in ufficio, costa dai quaranta euro in su. Un altro trucco per abbattere i costi è quello di controllare sempre l’efficienza dei radiatori, per questo è fondamentale spurgare l’aria dagli stessi per permettere all’acqua di circolare liberamente e riscaldare al meglio l’ambiente. 
GUERRA AGLI SPIFFERI 
Sembra una banalità ma anche tamponare gli spifferi aiuta a ridurre le bollette. Eventuali spifferi in casa non permettono la conservazione dell’aria calda che è fondamentale per il mantenimento di una temperatura ottimale all’interno di tutti gli ambienti. Il consiglio è quello di partire propri dagli infissi acquistando quelli di nuova generazione (un investimento soggetto a detrazioni fiscali). Un altro accorgimento riguarda il ricambio d’aria. Fondamentale per mantenere un ambiente salubre, soprattutto in inverno. Bastano dieci minuti ma meglio farlo quando i caloriferi non sono accessi o alla mattina appena svegli. 
LE VALVOLE 
Per i condomini, poi, entro la fine dell’anno è obbligatorio applicare i ripartitori e le valvole termostatiche sui radiatori, in sostituzione delle valvole a comando manuale, che regolano automaticamente l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura impostata. Sempre secondo Enea, negli impianti centralizzati si risparmierà fino al 15-20% in bolletta. Perché puoi scegliere quanto e quando riscaldare gli ambienti, ottimizzare l’uso in base alle tue esigenze, evitare sprechi. Se non si adempie all’obbligo e in molti sperano ancora in una proroga si rischiano sanzioni fino a 2.500 euro. 
LA CALDAIA Sarà pure l’ennesimo balzello, ma la revisione della caldaia s’ha da fare. Non solo per evitare cinquecento euro (o più) di multa: se l’impianto non è a norma la bolletta sale. Secondo l’osservatorio di ProntoPro.it la spesa media nazionale per la revisione e la manutenzione della caldaia, escludendo i costi di verifica dei fumi, è di 65 euro. A Milano si arrivano però a spenderne anche 90 euro per la manutenzione ordinaria. La seconda città più cara d’Italia è Genova, con 85 euro. E gli abitanti devono metterne a budget 80 a Roma e Torino. Le città meno care? Perugia, Potenza e Campobasso. 
IL ROBOT 
Chissà se un giorno per regolare i consumi in casa ci aiuterà un robot made in Italy: Marco Santarelli si è inventato BiroRobot, un robottino dall’aspetto simpatico che monitora i consumi per 30 giorni e poi, con un algoritmo, dà consigli per farci risparmiare. L’invenzione è arrivata tra le prime dieci più significative tra le 700 presentate al Maker Faire di Roma, la kermesse degli inventori nostrani. Testata su 400 famiglie, ha garantito un risparmio del 20-30%. Santarelli ci racconta che sta mettendo a punto BiroRobot perché sia attento agli animali domestici nelle sue attività, perché possa funzionare come impianto d’allarme e perché possa scendere da solo le scale. Nell’attesa che il robottino venga perfezionato e che un partner, meglio se italiano, se ne accolli i costi di produzione un’altra cosa che si può fare è verificare se una tariffa diversa del proprio gestore del gas potrebbe essere conveniente. 
Se ricevete continue chiamate dai gestori che vi propongono offerte, occhio alle truffe o ai piccoli inganni. La prima regola è non fornire mai il proprio numero della bolletta, perché c’è chi sottoscrive contratti senza un vero consenso. Al telefono è poi spesso difficile capire quali siano i reali costi prospettati dall’operatore dall’altra parte della cornetta. 
IL CONTRATTO 
L’ultimo allarme in ordine di tempo lo ha lanciato Federconsumatori, che sconsiglia di aderire a contratti di fornitura a prezzo fisso mensile dopo aver ricevuto molte segnalazioni di utenti che invece dei 1200 euro promessi si sono ritrovati a pagare 3mila euro. Buona regola è chiedere sempre copia delle condizioni generali di contratto e leggerle con calma. Detto questo, con il mercato libero si può cambiare gestore a costo zero, senza nessun intervento sul contatore. Su internet fioriscono i siti che fanno confronti delle offerte in base alla propria spesa. Ed esistono poi i gruppi di acquisto. Le imprese confindustriali già da anni si sono organizzate così per l’energia: l’unione fa la forza. Alcune aziende propongono il gruppo d’acquisto alle famiglie. Altroconsumo lo propone ai privati: se aderisci ad “Abbassa la bolletta” la previsione è di risparmiare mediamente nell’anno 162 euro con l’operatore che ha vinto l’asta di offerte per il gas, potendo usufruire anche dell’assistenza degli esperti dell’associazione di consumatori. 
L’IMPIANTO 
Se l’impianto di casa ha più di 15 anni (ma c’è chi consiglia di non superare i 10), conviene infine valutare di cambiare caldaia o rendere più efficiente la propria casa. In questo caso ovviamente bisogna investire qualche centinaio di euro almeno, ma ci sono dei benefici fiscali: per gli interventi sulle caldaie è possibile usufruire degli ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e del 55% per quella del patrimonio edilizio. Si calcola un costo per la caldaia nuova a condensazione a partire dai mille euro. E bisogna aggiungere installazione e collaudo, altri 500-600 euro. 
DETRAZIONI 
Le detrazioni dovrebbero essere prorogate anche nel 2017, lo ha annunciato Matteo Renzi. Fino a fine anno, comunque, si possono avere benefici fiscali non solo se si cambia la caldaia. Il consiglio è informarsi bene. Sul sito di Enea (www.acs.enea.it) è disponibile un vademecum per ogni intervento che si voglia affrontare in casa. Sono soggetti a detrazioni fiscali il cambio di serramenti e infissi, i pannelli solari, la coibentazione e le coperture, le schermature solari e, da quest’anno, anche la building automation, e cioè l’insieme dei dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti termici. Come riscaldare la casa senza spendere troppo Giulia Cazzaniga

L’inverno quest’anno arriva in anticipo, dicono i meteorologi. Con il freddo si accendono i riscaldamenti e si ricomincia a spendere per il gas. Una famiglia tipo a fine 2016 avrà speso 1.033 euro, così calcola l’Autorità per l’Energia. Come risparmiare? Ecco alcuni consigli. 
Sforbiciare la bolletta del gas senza fare investimenti è possibile.
Primo accorgimento, il più ovvio e costo zero, è regolare la temperatura ambiente. La legge dice che in casa ci dovrebbero essere 20 gradi centigradi, 2 in più rientrano nella soglia di tolleranza. Per ogni grado centigrado in più, dicono gli esperti, i consumi aumentano dal 5 al 10%. In inverno, spiega l’Agenzia nazionale Enea, si suggerisce di non superare i diciotto o diciannove gradi di giorno e i sedici di notte. Se in casa hai i caloriferi, non dovresti mai coprirli. E nemmeno usarli come asciuga biancheria: disperdi il calore e sprechi energia. Con una spesa tra i sei e sette euro, puoi comprare in un negozio del fai-da-te un pannello termoriflettente da applicare sul muro dietro al termosifone. E appena fa buio bisogna chiudere le persiane o le tapparelle per ridurre le dispersioni di calore. Se devi cambiare l’aria, bastano pochi minuti: al massimo dieci. Le finestre aperte per più tempo le paghi poi sulla bolletta. 
L’ACCORGIMENTO 
Se scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche, bisogna poi controllare le ore di accensione. Sempre nei negozi del bricolage o dai rivenditori idrotermosanitari ma anche sui siti di e-commerce se ne trovano parecchi puoi comprare il cronotermostato, il dispositivo elettronico che consente di regolare temperatura e tempo di accensione così da mantenere acceso l’impianto solo quando si è in casa. Utile soprattutto per chi vive gran parte della giornata in ufficio, costa dai quaranta euro in su. Un altro trucco per abbattere i costi è quello di controllare sempre l’efficienza dei radiatori, per questo è fondamentale spurgare l’aria dagli stessi per permettere all’acqua di circolare liberamente e riscaldare al meglio l’ambiente. 
GUERRA AGLI SPIFFERI 
Sembra una banalità ma anche tamponare gli spifferi aiuta a ridurre le bollette. Eventuali spifferi in casa non permettono la conservazione dell’aria calda che è fondamentale per il mantenimento di una temperatura ottimale all’interno di tutti gli ambienti. Il consiglio è quello di partire propri dagli infissi acquistando quelli di nuova generazione (un investimento soggetto a detrazioni fiscali). Un altro accorgimento riguarda il ricambio d’aria. Fondamentale per mantenere un ambiente salubre, soprattutto in inverno. Bastano dieci minuti ma meglio farlo quando i caloriferi non sono accessi o alla mattina appena svegli. 
LE VALVOLE 
Per i condomini, poi, entro la fine dell’anno è obbligatorio applicare i ripartitori e le valvole termostatiche sui radiatori, in sostituzione delle valvole a comando manuale, che regolano automaticamente l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura impostata. Sempre secondo Enea, negli impianti centralizzati si risparmierà fino al 15-20% in bolletta. Perché puoi scegliere quanto e quando riscaldare gli ambienti, ottimizzare l’uso in base alle tue esigenze, evitare sprechi. Se non si adempie all’obbligo e in molti sperano ancora in una proroga si rischiano sanzioni fino a 2.500 euro. 
LA CALDAIA Sarà pure l’ennesimo balzello, ma la revisione della caldaia s’ha da fare. Non solo per evitare cinquecento euro (o più) di multa: se l’impianto non è a norma la bolletta sale. Secondo l’osservatorio di ProntoPro.it la spesa media nazionale per la revisione e la manutenzione della caldaia, escludendo i costi di verifica dei fumi, è di 65 euro. A Milano si arrivano però a spenderne anche 90 euro per la manutenzione ordinaria. La seconda città più cara d’Italia è Genova, con 85 euro. E gli abitanti devono metterne a budget 80 a Roma e Torino. Le città meno care? Perugia, Potenza e Campobasso. 
IL ROBOT 
Chissà se un giorno per regolare i consumi in casa ci aiuterà un robot made in Italy: Marco Santarelli si è inventato BiroRobot, un robottino dall’aspetto simpatico che monitora i consumi per 30 giorni e poi, con un algoritmo, dà consigli per farci risparmiare. L’invenzione è arrivata tra le prime dieci più significative tra le 700 presentate al Maker Faire di Roma, la kermesse degli inventori nostrani. Testata su 400 famiglie, ha garantito un risparmio del 20-30%. Santarelli ci racconta che sta mettendo a punto BiroRobot perché sia attento agli animali domestici nelle sue attività, perché possa funzionare come impianto d’allarme e perché possa scendere da solo le scale. Nell’attesa che il robottino venga perfezionato e che un partner, meglio se italiano, se ne accolli i costi di produzione un’altra cosa che si può fare è verificare se una tariffa diversa del proprio gestore del gas potrebbe essere conveniente. 
Se ricevete continue chiamate dai gestori che vi propongono offerte, occhio alle truffe o ai piccoli inganni. La prima regola è non fornire mai il proprio numero della bolletta, perché c’è chi sottoscrive contratti senza un vero consenso. Al telefono è poi spesso difficile capire quali siano i reali costi prospettati dall’operatore dall’altra parte della cornetta. 
IL CONTRATTO 
L’ultimo allarme in ordine di tempo lo ha lanciato Federconsumatori, che sconsiglia di aderire a contratti di fornitura a prezzo fisso mensile dopo aver ricevuto molte segnalazioni di utenti che invece dei 1200 euro promessi si sono ritrovati a pagare 3mila euro. Buona regola è chiedere sempre copia delle condizioni generali di contratto e leggerle con calma. Detto questo, con il mercato libero si può cambiare gestore a costo zero, senza nessun intervento sul contatore. Su internet fioriscono i siti che fanno confronti delle offerte in base alla propria spesa. Ed esistono poi i gruppi di acquisto. Le imprese confindustriali già da anni si sono organizzate così per l’energia: l’unione fa la forza. Alcune aziende propongono il gruppo d’acquisto alle famiglie. Altroconsumo lo propone ai privati: se aderisci ad “Abbassa la bolletta” la previsione è di risparmiare mediamente nell’anno 162 euro con l’operatore che ha vinto l’asta di offerte per il gas, potendo usufruire anche dell’assistenza degli esperti dell’associazione di consumatori. 
L’IMPIANTO 
Se l’impianto di casa ha più di 15 anni (ma c’è chi consiglia di non superare i 10), conviene infine valutare di cambiare caldaia o rendere più efficiente la propria casa. In questo caso ovviamente bisogna investire qualche centinaio di euro almeno, ma ci sono dei benefici fiscali: per gli interventi sulle caldaie è possibile usufruire degli ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e del 55% per quella del patrimonio edilizio. Si calcola un costo per la caldaia nuova a condensazione a partire dai mille euro. E bisogna aggiungere installazione e collaudo, altri 500-600 euro. 
DETRAZIONI 
Le detrazioni dovrebbero essere prorogate anche nel 2017, lo ha annunciato Matteo Renzi. Fino a fine anno, comunque, si possono avere benefici fiscali non solo se si cambia la caldaia. Il consiglio è informarsi bene. Sul sito di Enea (www.acs.enea.it) è disponibile un vademecum per ogni intervento che si voglia affrontare in casa. Sono soggetti a detrazioni fiscali il cambio di serramenti e infissi, i pannelli solari, la coibentazione e le coperture, le schermature solari e, da quest’anno, anche la building automation, e cioè l’insieme dei dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti termici.