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 2016  novembre 21 Lunedì calendario

Dai vertici del giornalismo
 a insegnante di matematica. La seconda vita di Lucy

I colleghi non l’hanno presa bene. «Fammi capire – le ha chiesto uno – stai per mollare un lavoro dove sei tra le più brave, guadagni molto e sei famosa per un altro in cui non sarai nessuno, avrai meno soldi e non ti sei mai cimentata?». E lei, imperterrita: «È esattamente così, ma a una certa età ho pensato che era giusto restituire qualcosa». Alla soglia dei sessanta Lucy Kellaway, giornalista e brillante editorialista del Financial Times ha deciso di cambiare vita: dopo 31 anni di servizio nel giornale economico più autorevole del mondo andrà a insegnare matematica nella scuole superiori dei quartieri più disagiati di Londra. 

«Era da un po’ di tempo che ci pensavo», racconta Kellaway a La Stampa. «E a maggio quando è morto mio padre ho dovuto fare i conti con me stessa. Il giornalismo è un lavoro che ancora amo e mi ha dato tanto, tutto. Ma ho pensato che era il momento di sentirmi ancora utile per qualcuno». Nasce così l’organizzazione benefica «Now Teach» (Adesso Insegna, ndr). «Vogliamo incoraggiare manager, banchieri, avvocati vicini alla pensione a lasciare il loro lavoro per mettersi dietro a una cattedra». Il concetto è quello del «give something back», restituire qualcosa alla comunità. Per farlo Lucy Kellaway ha fatto affidamento all’esperienza di Katie Waldegrave, già fondatrice di «Teach First», un’altra organizzazione che cerca di convincere i laureati britannici a rinviare il loro ingresso negli uffici dei vari McKinsey e Goldman Sachs per prima dedicarsi all’insegnamento. 

«Con Now Teach però – spiega Lucy – abbiamo rovesciato la prospettiva: non ci rivolgiamo ai giovani freschi di laurea, ma a persone che hanno già fatto carriera e che pensano di essere utili nella formazione dei ragazzi». Con un’attenzione particolare per i quartieri più disagiati di Londra, da Wembley a certe zone vicine a Baker Street. «La volontà è quella di confrontarci con le classi più difficili: i ragazzi che non sono di madrelingua inglese o quelli che hanno un duro passato famigliare alle spalle», racconta Lucy, sottolineando come i «neo-insegnanti» saranno a loro volta seguiti da un team di professionisti dell’educazione. 
Kellaway lascerà il Financial Times la prossima estate. Non sa ancora a quale scuola sarà assegnata, ma non ha dubbi sulla materia. «La matematica è sempre stata la mia passione. E poi c’è un problema nel reclutamento dei professori scientifici in Gran Bretagna». Dagli editoriali alla trigonometria, dunque. E i figli? «I miei quattro ragazzi ormai sono cresciuti, il più giovane ha 19 anni, e tutti mi hanno spronato a intraprendere questa nuova avventura». Non come certi colleghi, insomma. «Vede – conclude Lucy – i giovani hanno un altro approccio riassumibile così: “Vuoi una cosa? Prenditela”. Sì, c’è tanto da imparare da loro».