Corriere della Sera, 18 novembre 2016
Yellen, altolà sulla controriforma di Wall Street
NEW YORK Per Janet Yellen l’elezione di Donald Trump «non modifica il quadro degli indicatori economici». La presidente della Federal Reserve annuncia quindi che «l’aumento dei tassi di interesse potrebbe arrivare relativamente presto». Quando? Probabilmente il 14 dicembre, con la riunione del Fomc, l’organismo Fed che manovra la politica monetaria. E sui mercati si è registrato un nuovo rialzo dei tassi obbligazionari, con il Btp a 10 anni che ha toccato il 2,1% e lo spread con il Bund fino a 184 punti.
Yellen ha parlato ieri mattina davanti alle Commissioni economiche del Senato e della Camera: la Fed, pur mantenendo la sua indipendenza, è chiamata a riferire al Congresso. Durante la campagna elettorale Trump ha attaccato più volte la numero uno della Banca centrale, accusandola di tenere strumentalmente bassi i tassi di interesse. Una scelta che, secondo Trump, provoca una crescita «artificiale», utile, però, per la propaganda dei democratici. Il tycoon aveva anche annunciato che l’avrebbe sostituita. Ora la risposta di Yellen è altrettanto netta: «È mia ferma intenzione rimanere in carica fino al termine del mio mandato». L’incarico, quadriennale, scade il 31 gennaio 2018.
La presidente della Fed non solo vuole restare al suo posto, ma ha chiaramente mostrato che non rinuncerà alla sua libertà di giudizio. L’amministrazione Trump prepara un piano di infrastrutture finanziato con crediti di imposta concessi ai privati e quindi con l’aumento, almeno nel breve periodo, del deficit e del debito pubblico. Il disavanzo per le casse federali potrebbe essere aggravato anche dalla «consistente» riduzione delle imposte, promessa da Trump. Questa l’analisi di Yellen: «Intanto aspettiamo di avere maggiore chiarezza sulla natura di queste politiche. Vanno esaminate con prudenza per valutare l’impatto sull’indebitamento a lungo termine». La presidente della Fed teme che uno «stimolo» troppo forte possa rilanciare la corsa dell’inflazione, vanificando, di fatto la crescita economica. Possono essere utili, invece, interventi mirati per incrementare la produttività. Infine un passaggio su regole e mercati finanziari. Trump vuole abolire, o rivedere radicalmente, la legge Dodd-Frank che, tra l’altro, vieta alle banche commerciali di usare i depositi dei clienti per investimenti rischiosi. Yellen è contraria: «Non mi piacerebbe vedere passi indietro dopo i recenti miglioramenti».