la Repubblica, 17 novembre 2016
«Affari con i bagarini». I padroni della musica indagati per truffa
MILANO «Se la gente sapesse davvero chi vende i biglietti dei concerti alle società di bagarinaggio, verrebbe fuori un casino.....». Nonostante fosse di spalle, la sua voce criptata, Antonella Lodi, è stata smascherata. La scorsa settimana, intervistata da Le Iene, la presidente di Live Nation Italia – multinazionale americana leader della distribuzione di eventi on line –, era stata chiara nella sua accusa. E, il «casino», è scoppiato. Puntualmente. Con gli agenti del nucleo di polizia tributaria, su delega del pm Adriano Scudieri, a cercare riscontri alle sue parole. Semplice, apparentemente. Perché è stata proprio la Lodi – secondo la ricostruzione della procura – a indicare il
Business illecito che si nasconde dietro alle vendite dei biglietti dei concerti. «Il grosso degli affari – continua la Lodi nell’intervista, ripresa nel decreto di perquisizione notificato ieri –, avviene grazie agli accordi con gli organizzatori degli stessi eventi».
Ed ecco la donna mostrare le fatture che, ieri, sono state prelevate dagli inquirenti. Live Nation Italia, secondo l’inchiesta, prenderebbe un ulteriore 10% sul prezzo maggiorato rivenduto dai siti di bagarinaggio. Una denuncia che ha creato un vero e proprio caso. Vasco Rossi e Tiziano Ferro hanno preso le distanze dalla società, altri hanno respinto sdegnati ogni accusa di connivenza.
Insieme alla Lodi, sotto inchiesta per concorso in truffa è finito l’amministratore delegato della stessa società, Roberto De Luca. E mentre gli investigatori si apprestavano a notificare il decreto di sequestro, l’inchiesta si è arricchita di una nuova puntata. L’inviato de Le Iene, martedì sera ha raccolto una nuova testimonianza del tutto simile, dall’ex responsabile di Vivo concerti srl, società concorrente a Live Nation, Corrado Rizzotto. Anche lui, ieri, ha subito una perquisizione ed è finito sotto inchiesta. Il filone d’indagine ipotizza come parte lesa della truffa la TicketOne, società autorizzata alla vendita, con limitazioni precise proprio per evitare il bagarinaggio.
Ma l’inchiesta è partita dopo che, dalle colonne di Repubblica, il promoter di Bruce Springsteen, Claudio Trotta, a febbraio aveva denunciato la sospetta sparizione dei ticket per lo spettacolo del «Boss» – prezzi a partire da 67 euro –, che la stessa sera finivano all’asta a partire da 600 euro. In questa vicenda – al momento diversa da quella denunciata da Le Iene –, lo stesso pm ipotizza la truffa informatica e la sostituzione di persona, al momento contro ignoti. Gli investigatori hanno scoperto come le regole anti bagarinaggio di TicketOne, siano state aggirate nel febbraio scorso, permettendo a singoli acquirenti di sforare facilmente il tetto massimo di 4 acquisti a persona.