Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  novembre 17 Giovedì calendario

Milan, intoppo cinese
. Congelati i 420 milioni

Qualcuno ha già iniziato a chiamarlo derby cinese, ma soltanto l’Inter al momento è sicura di appartenere al gruppo Suning. Il Milan, invece, domenica sera sarà ancora di Silvio Berlusconi, spettatore più che interessato di una lotta contro il tempo che riguarda anche la politica. Il futuro rossonero è racchiuso nei prossimi 26 giorni, quanto manca al termine dell’accordo che Sino Europe Sports ha sottoscritto in estate con il Milan: entro e non oltre il 13 dicembre, infatti, Fininvest dovrà ricevere il versamento di 420 milioni. Altrimenti si verificherà un altro caso simile a quello del thailandese Bee Taechaubol, con una differenza: la penale di 100 milioni da incassare.

C’è anche il Dalai Lama

La macchina organizzativa sta comunque andando avanti in vista del closing: l’assemblea dei soci è stata fissata (in prima convocazione per il 2 dicembre, in seconda per il 13), la governance è stata definita e c’è già chi lavora per le conferenze stampa. Ma, nelle ultime settimane, la tensione è aumentata perché i contatti con il governo di Pechino, che deve dare le autorizzazioni per esportare il denaro, hanno subito degli stop e quindi è stato necessario trovare un piano B. Sino Europe Sports ha pensato a una soluzione ponte, in attesa dell’ok governativo: i fondi arriverebbero da istituti bancari non legati alla Cina. In questo modo il Milan cambierebbe proprietà nei tempi stabiliti, ma la pratica non è semplice e il partito degli scettici continua a crescere. Ieri anche il presidente della Commissione antimafia del Consiglio comunale di Milano ha espresso le sue perplessità sull’identità della cordata. In serata è arrivata la risposta dei cinesi: «Al closing si darà comunicazione dell’elenco degli azionisti». Di certo, non ha aiutato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nella scelta di dare la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Anche se nessuno può confermare che lo stallo sia dovuto all’irritazione del governo cinese per questa decisione.

Fininvest resta fiduciosa

I rapporti Milano-Cina dovranno essere gestiti con un occhio diverso rispetto al passato: l’Inter ha già incontrato il sindaco Sala e nello stesso modo intendono agire anche i nuovi dirigenti del Milan. Trattare con l’Oriente è molto complicato, soprattutto quando bisogna rapportarsi a entità governative. Sino Europe Sports ha al suo interno il fondo per gli Investimenti e per lo Sviluppo dello stato cinese, Haixia Capital, che dovrebbe rilevare il 20% insieme al colosso assicurativo Ping An e a un altro investitore che resta ignoto. Il capo cordata sarebbe Li Yonghong che, insieme al socio David Li, avrebbe comunque più quote degli altri. Fininvest e Sino Europe Sports restano fiduciose: i cinesi credono molto nel loro progetto e di certo non vogliono buttare al vento i 100 milioni di euro versati al momento del preliminare. La stessa Fininvest, pur non volendo concedere proroghe, sa benissimo che la caparra che le resterebbe in tasca non renderebbe ricco il Milan e non basterebbe per un eventuale rilancio. Se esisterà un derby cinese lo scopriremo nel girone di ritorno.