La Stampa, 13 novembre 2016
La medaglia di Garozzo ritrovata tra i rifiuti
«È stata di una gentilezza unica, le farò un gran regalo, la inviterò a Torino a una gara di coppa del mondo e poi a cena, lei e tutta la sua famiglia o chiunque vorrà venire con lei». Così, da Tokyo, Daniele Garozzo ringrazia Mara, la signora che ha ritrovato la sua medaglia. Quella conquistata alle Olimpiadi di Rio nel fioretto, dopo aver battuto in finale l’americano Alexander Massialas. L’oro era sparito durante il viaggio in treno, da Roma a Torino, lo scorso 29 ottobre, quando lo schermitore siciliano, 24 anni, era stato invitato dalla Juventus ad assistere alla partita di campionato contro il Napoli. La denuncia di furto era stata subito presentata alla Polfer di Milano, dopo che l’atleta, al suo risveglio, si era trovato lo zaino aperto e la scatola di legno, che conteneva il premio, sparita. Le indagini, però, non avevano portato ad alcun risultato.
Restituita da una signora
«Le abbiamo provate tutte e alla fine, dieci giorni dopo, sembra aver funzionato proprio il tam tam sui social e sui giornali», spiega il manager di Garozzo, Marco del Checcolo. Proprio su Facebook, l’altra mattina, una signora torinese ha contattato Daniele scrivendo un messaggio sul suo profilo personale. Avrebbe raccontato di aver trovato la sua medaglia, che era abbandonata accanto a un cassonetto dell’immondizia, a pochi passi dalla stazione di Porta Nuova. Una ricostruzione che peraltro lascia un po’ di perplessità. E del resto sarebbe stata proprio Mara a chiedere allo staff del fiorettista di non rivelare la propria identità. Dal canto suo Garozzo, impegnato in Giappone per le gare di coppa del mondo, ha subito incaricato i familiari di mettersi in contatto con la donna, che avrebbe custodito per alcuni giorni il premio prima di capire chi fosse il suo legittimo proprietario.
«Le farò un gran regalo»
A riconoscerne l’autenticità e a mettere al sicuro la medaglia ci ha pensato ieri il maestro Dario Chiadò, vice tecnico della Nazionale di spada a Rio. È lui «l’amico fidato» a cui Daniele ha rivolto il secondo ringraziamento. «Ora la medaglia è nelle sue mani. Quando torno da Tokyo potrò riprendermela». L’occasione probabilmente sarà la gara di fioretto, valevole per la coppa del mondo, che si disputerà proprio a Torino dal 2 al 4 dicembre. Un appuntamento organizzato dall’Accademia di scherma Marchesa, di cui lo stesso Chiadò è vicepresidente e maestro.