la Repubblica, 13 novembre 2016
L’amaca di Michele Serra
AMENO che non si sia davvero entrati nell’evo post-fattuale (nel quale la realtà conta solo se piace a chi la guarda), reggerà poco la impudente bufala di Trump “eroe del popolo” che si batte contro i poteri forti. Le prime indiscrezioni sul suo probabile personale amministrativo e di governo parlano soprattutto di maschi abbienti, alcuni dei quali con ottime carriere nelle banche d’affari e a Wall Street. Gente che non sembra essersi dannata l’anima in favore dei derelitti. Pochissime le donne, pochissimi i non-bianchi, con buona pace del principio di rappresentanza. Età media altina, dato che si sposa perfettamente con l’orientamento elettorale, che tra i giovani ha visto largamente prevalere il voto democratico e tra gli anziani il voto repubblicano.
Naturalmente non è escluso che un governo di maschi bianchi ricchi possa mettere in atto politiche non sfavorevoli ai meno abbienti. Però è improbabile; e quando il nuovo presidente avrà smantellato quel poco di assistenza sanitaria che Obama è riuscito, con infinita fatica, a mettere in piedi, sarà molto interessante ricalcolare quanto Trump ha tolto ai deboli e quanto ha restituito ai forti, già separati, negli Usa, da una forbice economica spaventosa, inconcepibile per noi europei. Sarà difficile, allora, non dare del minchione a chi esulta perché con Trump “ha vinto il popolo”.