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 2016  novembre 12 Sabato calendario

La squadra che nacque per Guernica

Mentre Euzkadi scendeva in campo contro il Racing di Parigi per la prima partita ufficiale della
selekzioa, nelle stesse ore gli aerei della Legione condor bombardavano Guernica. Non ci poteva essere inizio più simbolico, in quel 26 aprile 1937, per la selezione di calciatori baschi messa insieme qualche settimana prima per raccogliere fondi per le zone colpite dalla guerra e per gli orfani, decisa ad aiutare con il calcio una terra assediata dai nazionalisti.
Una squadra nata dall’idea di un giornalista, Melchor Alegría, e del Lehendakari Agirre, il presidente del governo basco. Se già intorno al 1910 la nazionale basca giocava le sue prime partite, quella raccontata da Edoardo Molinelli in Euzkadi, la nazionale della libertà è la storia degli uomini che tra il 1937 e il 1939 partirono per una lunga tournée. Dovevano essere solo un paio di partite poco oltre il confine francese per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla causa basca: si trasformò in un viaggio lungo quasi due anni attraverso mezza Europa, Cuba, Sudamerica e il Messico. Un equipo de hermanos, una squadra di fratelli: molto più di una squadra di calcio.
Blasco, formidabile tra i pali; Iraragorri, el txato, il ragazzino – colonna dell’Athletic Bilbao, primo giocatore, tra l’altro, ad aver segnato un gol per la Spagna in un Mondiale; Langara, il goleador, tre volte pichichi della Liga, il capo cannoniere (leggenda vuole che in carriera ne abbia segnati 928, oltre ad aver fatto arrabbiare ben tre dittatori).
Nomi che sembrano figure mitologiche, eroi di un calcio lontano e quasi dimenticato. Uomini che in questo libro – appassionato e ben documentato, impreziosito dalle cronache delle partite e da un ricchissimo apparato di note e schede – attraverso il pallone hanno scritto pagine romantiche di resistenza e di umanità.