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 2016  novembre 12 Sabato calendario

L’amaca di Michele Serra

Alessandro Baricco ha scritto una sua riflessione (secondo me eccellente) sulla fine della mediazione come chiave di volta per capire questo travolgente momento storico, compresa l’elezione di Trump. Sintetizzo brutalmente: non ci si fida più di nessuna autorità tradizionale (politica, culturale, scientifica, giornalistica) perché la pratica e la mitologia del web fanno sentire ognuno nelle condizioni di “fare da solo”, scavalcando ciò che, a ragione o a torto, è ritenuto “casta”, privilegio, imbroglio. Benissimo: ma se le vecchie élite, in blocco, sono obsolete, come si formeranno le nuove élite, quelle di cui tornare a fidarsi? Tra i commenti on line, in buona parte stizziti, sono in parecchi che accusano Baricco di dire quello che dice solamente perché è uno “della casta”: come volevasi dimostrare. Mi permetto di aggiungere alla discussione un elemento che può aiutare a capirci meglio. Ad avere bisogno delle élite non è il ringhiante digitatore autarchico: lui sa già tutto e dunque può fare benissimo da solo. Ad avere bisogno delle élite – dunque del ripristino di un nuovo principio di mediazione, e di fiducia nell’altro – siamo io e Baricco. Che non vediamo l’ora di eleggere qualcuno migliore di noi; e di leggere qualcuno più bravo di noi. Giuro, la sola cosa che veramente vorrei, e vorrei nel profondo, è imparare qualcosa da chi, con pieno diritto, non ha più niente da imparare da me.