Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
Tabù - Io vorrei, non vorrei
• Tabù. Io vorrei, non vorrei... ma se vuoi. Un tempo era «tabù», e quindi eccitante, persino una caviglia intravista al di sotto del lembo di una gonna. Oggi, invece, non ci si scandalizza più di nulla (o quasi): i corpi seminudi di attrici e soubrette sono in mostra ovunque e la maggior parte delle pratiche erotiche non turba nessuno, a patto che ci sia il consenso di entrambi i partner. «Questo fenomeno», dice Emmanuele A. Jannini, professore di sessuologia medica presso l’Università dell’Aquila «è per certi aspetti positivo. Il tabù è un fatto culturale, che cambia di epoca in epoca. I cinquantenni di oggi, nell’adolescenza, si eccitavano sfogliando riviste che i loro figli non degnerebbero di uno sguardo. vero che una società con pochi divieti erotici diminuisce il fascino della scoperta, ma è altrettanto vero che garantisce meno patologie, meno perversioni, insomma meno dolore. Più si vieta, più si alimenta il gusto morboso del proibito». Alcune signore, però, continuano ad essere infastidite da particolari richieste sessuali dei compagni: «Ma qui bisogna distinguere: se la donna non accetta una pratica perché non le piace, lui deve rispettare i suoi gusti. Se invece si tratta di un tabù che può incrinare la relazione, i partner possono tentare di capirne insieme i motivi per superarlo», conclude Jannini.
• Tabù. Lui ti chiede: dopo cena il vostro compagno, di solito poco intraprendente, vi fa sedere sul divano e inserisce nel videoregistratore una cassetta a luci rosse. Tu rifiuti perchè: siete cresciute pensando che certe cose non si fanno. L’idea vi imbarazza un bel po’: guardando un film hard core vi sentireste un po’ voyeur e la cosa non vi garba affatto. Prova così: proponetegli un’alternativa meno «scioccante» per voi. Ad esempio, invece di un film a luci rosse, una pellicola erotica che potrebbe stuzzicare entrambi. Lui ti chiede: siete al settimo cielo perché aspettate un bambino. Lui vi riempie di tenerezze, ma non vi dà tregua: quando torna dal lavoro ha sempre voglia di fare l’amore. Tu rifiuti perchè lo rimproverate di continuo perché temete che il sesso possa avere conseguenze dannose sul feto. Vi sembra come se volesse «profanare»
la sacralità del bimbo in arrivo. Prova così: fate pure l’amore senza problemi. «Gli studi scientifici», dice Jannini, «assicurano che non ci sono rischi. Quanto al tabù della ”gravidanza sacra”, rischia solo di incrinare l’armonia col partner». Lui ti chiede: dopo anni di rapporti sessuali consumati al buio, lui decide una sera di accendere tutte le luci e di farlo davanti allo specchio. Tu rifiuti perchè: avete il terrore che si accorga dei chili di troppo. E non tollerate l’idea di guardarvi (ed essere guardate) mentre provate piacere. Prova così: cercate una via di mezzo. Per imparare ad accettare il vostro corpo, provate a illuminare la stanza solo con la luce soffusa delle candele.