Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 30 gennaio 2006
La prigione di Clairvaux in Francia, 170 detenuti un quarto dei quali in sovrapposizione
• La prigione di Clairvaux in Francia, 170 detenuti un quarto dei quali in sovrapposizione. Dedicata alle pene più severe, oggetto di una campagna del Nouvel Observateur e di un libro di Véronique Vasseur che ne chiedono la chiusura. Appello del Nouvel: "Noi cittadini di un paese che si dichiara esemplare nella lotta per i diritti dell’uomo chiediamo subito una politica nuova di umanizzazione delle prigioni che metta in accordo gli atti della Francia con i suoi princìpi". Alvaro Gil-Robles, commissario europeo ai diritti umani, giudicò i penitenziari francesi i peggiori d’Europa: "Nella mia vita non ho mai vistoi nulla di più ripugnante di alcune carceri di questo paese salvo, forse, in Moldavia. Ho visto gente interrata e soffocata nel sottosuolo, costretta a passeggiare nell’ora d’aria in un cortile minuscolo tutto chiuso da sbarre. Persino i secondini sono disgustati, bisogna chiuderle".
• Adesso dieci detenuti di Clairvaux hanno sottoscritto un appello per chiedere che il loro ergastolo sia tramutato in pena di morte: "Noi, i murati vivi della prigione più sicura di Francia chiediamo per noi stessi il ristabilimento effettivo della pena di morte" Seguono dieci firme. La ghigliottina non è più in funzione in Francia dal 1981. Tra i detenuti firmatari: Abdelhamid Hakkar, Bernard Lasselin, Milivoj Miloslavijevic, Christian Rivière.