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 1998  novembre 30 Lunedì calendario

Don Andrea Gallo, 70 anni, fondatore e animatore da quasi trent’anni della Comunità di San Benedetto al Porto a Genova, soprannominato ”il prete rosso” per le sue idee giudicate troppo progressiste, ha rivelato di aver fatto abortire, con l’aiuto di un amico medico, quattro giovani prostitute albanesi: «Abbiamo raccolto, in tempi diversi, queste povere ragazze, tutte minorenni, alcune poco più che bambine, raggomitolate sui marciapiedi, buttate là come stracci, affamate, disperate, senza documenti

• Don Andrea Gallo, 70 anni, fondatore e animatore da quasi trent’anni della Comunità di San Benedetto al Porto a Genova, soprannominato ”il prete rosso” per le sue idee giudicate troppo progressiste, ha rivelato di aver fatto abortire, con l’aiuto di un amico medico, quattro giovani prostitute albanesi: «Abbiamo raccolto, in tempi diversi, queste povere ragazze, tutte minorenni, alcune poco più che bambine, raggomitolate sui marciapiedi, buttate là come stracci, affamate, disperate, senza documenti. Molte avevano già emorragie, infezioni. Io lo ripeto: sono nettamente contrario all’aborto. Abbiamo cercato di convincerle a tenere i bambini, promettendo aiuti e assistenza. Loro dicevano di no, disperate. Ci sono ragazze che vengono fatte abortire dai loro protettori a calci nella pancia. L’ultima scelta spetta alle madri. Quando ci siamo resi conto che loro volevano abortire a tutti i costi, io ci ho pensato su un po’ e poi mi sono convinto che era meglio farlo in un ospedale, piuttosto che in un tugurio o su un marciapiede a calci e bastonate».
• La Curia di Genova ha definito il comportamento di don Gallo «illecito e immorale» (tuttavia non si annunciano sanzioni, né si è aperta un’azione disciplinare). Secondo Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale per le politiche della famiglia di An, don Gallo dovrebbe essere scomunicato. Don Oreste Benzi, fondatore della Comunità San Giovanni XXIII: «Don Gallo si rende complice di un crimine e non fa che aiutare il racket, risolvendogli il problema delle ragazze incinte». Renato Farina: «Il male minore sarebbe stato, secondo me, assoldare una qualche ghenga per far fuori l’albanese che tiene in pugno la donna. Ci avrei messo la mia quota di centomila. Sarebbero state ben spese. Altro che far fuori il bambino e regalare alla ragazza albanese una croce». Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele: «Don Andrea Gallo è un uomo di Dio che si è sporcato concretamente le mani di terra per dare vita, dignità e speranza a migliaia di persone. un sacerdote che ha sempre avuto il coraggio di far emergere le contraddizioni, gli interrogativi, i problemi scomodi e difficili del mondo della marginalità» .