Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
Anche i bambini grassottelli hanno la pelle «a buchini»
• Anche i bambini grassottelli hanno la pelle «a buchini». Ovviamente, non si tratta di cellulite. E allora, anche «quella cosa» un po’ granulosa che vediamo lì sulle nostre cosce potrebbe non esserlo. Ma se lo è, non è una forma grave, parola del dermatologo professor Antonino Di Pietro, che ci spiega: l’aspetto a buccia d’arancia è causato dalle prime fasce di tessuto fibroso che sono ancorate alla pelle e la tirano in dentro, strizzando in fuori la parte ricca di grappoli di adipociti, cioè le cellule adipose. Un po’ come avviene nei vecchi materassi coi punti tirati in dentro e fermati da un bioccolo di lana. Di pelle a buccia d’arancia non se ne vede molta, ma è sempre poco estetica: chi ne soffre ha la tipica «gamba a colonna».
I tipi diversi
E la cellulite vera? In quel caso i grappoli di adipociti formano ormai uno strato compatto. Ma attenzione alle differenze: di cellulite ne esistono addirittura tre tipi diversi, a volte persino combinati tra loro. C’è quella edematosa, che ha una consistenza pastosa (se premete col dito rimane l’impronta per qualche secondo) e colpisce tutta la gamba. C’è quella dura, dall’aspetto a materasso, più compatta della buccia d’arancia, anche se le somiglia. Colpisce glutei, ginocchia e nuca, e predilige le donne robuste e con un buon tono muscolare, quelle «grosse e toste», per intenderci. Infine c’è quella molle, che somiglia a un tessuto un po’ rilassato e un po’ spugnoso, ed è tipica di chi non si muove proprio mai o di chi ha superato i 50. A toccarla si sentono sotto le dita dei noduletti che sembrano tante biglie in un sacchetto. Si localizza soprattuto su braccia (dalle ascelle in giù) e interno-coscia e chi ne soffre è anche molto portata alle smagliature. Inutile dire che prevenire una di queste celluliti è meglio che curarla. Non solo, ma che le celluliti gravi vengono dopo quelle leggere con i buchini... Insomma, se ci pensassimo per tempo, ai primi accenni, la cellulite grave non verrebbe mai.
• La cellulite è roba da donne: uomini e ragazzine non ne hanno, perché dipende molto dagli ormoni femminili (estrogeni) che abbiamo nel sangue. Bevendo molto e facendo sport la prevenite, ma se notate comunque «qualcosa di strano» sulle cosce, fate un autotest e saprete se è il caso di preoccuparvi.
5Quella vera... Fino ai 40 anni colpisce fianchi, cosce, interno delle caviglie. Poi sale al ventre, allo stomaco, alle braccia. Ma non è mai tutta cellulite, molto spesso è composta anche da adipe. Che sia o meno una forma «grave» lo capite non tanto dal fatto che i cuscinetti sono molto evidenti, quanto dal fatto che, a pizzicarla, fa male: stringete un po’... sentite dolore? davvero cellulite. Se a pizzicottarla la pelle non si solleva, si solleva male o non del tutto (e, anzi, diventa biancastra e freddina) la vostra cellulite è più grave di quello che credevate.
5... e quella falsa Anche l’adipe, se localizzato, può creare un «effetto cellulite» su braccia, gambe e fianchi delle giovanissime. Lo riconoscete dai «buchini». Come liberarsene? Con un po’ di dieta e qualche massaggio mirato. Ma se fino ai 30 anni non avete mai avuto la pelle coi «buchini» e poi vi sono arrivati, è ora di affrontare la realtà: è cellulite!
• A essere oneste, bisognerebbe dire che la vera cellulite non va mai via del tutto. Ma chi vuol essere onesta con se stessa? E poi, qualcosa si può fare: non è mai solo cellulite e con un po’ di costanza si può eliminare la sua parte adiposa. Ecco, allora, qualche regola da seguire.
Qualche sana abitudine in più
Giova ripeterlo: mangiate bene. Che significa tanta verdura cruda, frutta, fibre. E soprattutto, usare solo olio crudo, bere almeno due litri di acqua naturale al giorno e tisane depurative, senza zucchero. Le migliori? Quelle a base di foglie di betulla e finocchio, ma anche i tè cinesi (li trovate nei negozi di cibi biologici). Stimolate la circolazione frizionandovi al mattino, sotto la doccia, con un guanto ruvido e un getto di acqua gradualmente più fredda.