Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
Grasso non è bello
• Grasso non è bello. E soprattutto non è sano: un bambino sovrappeso oggi è destinato a diventare obeso domani quando sarà adolescente. Per questo l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, pone l’allarme ipernutrizione in primo piano per i Paesi industrializzati. Il numero di persone obese è pari a quello dei denutriti nel mondo, ossia un miliardo e 200 milioni. Negli Stati Uniti è obesa una persona su cinque. L’Italia, che occupa gli ultimi posti della lista europea in tema d’obesità (dati Istat 1999-2000), si rifà alla voce sovrappeso, che interessa il 40% degli uomini e il 26% delle donne. E i bambini non sono da meno: risulta obeso il 9% in età prepuberale e il 20-25% fra i 9 e i 12 anni. Accanto a questa stima c’è un altro risultato, dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran), secondo cui il 35% di bimbi è in sovrappeso od obeso.
«Negli ultimi dieci anni sono raddoppiati i casi di bimbi con diversi chili di troppo, gli adolescenti obesi sono almeno venti su cento», osserva il professor Giuseppe Chiumello, direttore del Centro di endocrinologia dell’infanzia e dell’adolescenza all’ospedale San Raffaele di Milano, «e poco gioca il background genetico, incidono invece e molto errate abitudini alimentari trasmesse dalla famiglia. Spesso uno stile alimentare devoto a quantità di cibi ricchi di grassi e associato alla totale mancanza d’attività fisica, realizza le condizioni ideali per esporre il bambino prima al sovrappeso, poi all’obesità».
Per risolvere la questione è necessario correre presto ai ripari, perché un bimbo grasso tende ad avere la pressione alta, può sviluppare malattie cardiache e diventare diabetico.
Tutti questi fattori di rischio si possono prevenire cominciando a convincersi che, se tra età, peso e altezza del nostro bambino c’è sproporzione, è bene rivolgersi subito allo specialista. Non serve barare né fare strappi alle regole alimentari che staranno alla base della nuova dieta. La salute di vostro figlio comincia proprio da voi stesse.
• La ciccia si combatte anche con lo sport. L’importante è che l’attività fisica non venga vissuta dal bambino come un obbligo, un’imposizione, ma come un divertimento e un’occasione di socializzazione. Coinvolgetelo quindi nella scelta dello sport da praticare.
*In piscina. Ogni sport ha la funzione di aiutarlo a smaltire peso, ma il bambino deve viverlo come un momento di gioco. In relazione all’età esistono varie possibilità. La piscina funziona sempre, fin da piccolissimi: ci sono anche corsi che non prevedono lezioni di nuoto vero, ma che aiutano a prendere confidenza con l’acqua e a muoversi in questo elemento.
*Sul campo. Verso i 6 anni scatta lo spirito di competizione e arriva il momento degli sport di squadra: basket, calcio, pallamano, pallavolo, oltre all’effetto socializzante, sviluppano agilità, resistenza e velocità.
*In palestra. A questa età si possono cominciare anche corsi di atletica o di tennis, oppure di arti marziali, che aiutano i bimbi a scaricare l’aggressività, sentimento che può essere collegato proprio a quegli antipatici chili in più.
• Le regole per preparare un menù bilanciato sono tre: varietà, proporzione, associazione.
Un regime alimentare corretto non deve essere mai punitivo
per il palato di tuo figlio.
Sì all’olio extravergine d’oliva, no ai condimenti di origine animale come il burro. Vietati anche snack, merendine confezionate e bibite gassate.
*Colazione
Una tazza di latte intero e muesli o corn flakes, oppure un vasetto di yogurt naturale con frutta fresca. Ma va bene anche una spremuta d’arancia con una fetta di torta (meglio se fatta in casa e poco elaborata), oppure del tè con qualche fetta biscottata spalmata di marmellata.
*Pranzo
Per abituare il bambino a mangiare verdura cruda, dategli da sgranocchiare una carota o un finocchio mentre state cucinando: non arriverà a tavola affamato. Preparate un piatto unico a base di cereali: pasta e ceci, minestrone con orzo, risotto con zucchine o pasta al pomodoro, risotto con zucchine o pasta al pomodoro e patate.
*Merenda
Deve essere calibrata a seconda di quanto vostro figlio ha mangiato a colazione. Quindi, se la mattina non ha bevuto latte, offriteglielo il pomeriggio; se ha mangiato dolci, proponetegli una macedonia di frutta fresca e pane.
*Cena
Deve fornire una fonte proteica differente da quella del pranzo. Il bimbo ha mangiato un piatto unico a mezzogiorno? La sera preparategli un petto di pollo alla griglia o una fettina di manzo, o un uovo alla coque, del pesce a vapore o del prosciutto crudo sgrassato, della bresaola, o ancora formaggio non stagionato, con verdura cotta. importante non esagerare con le proteine e non mischiarle: sbagliato quindi il binomio carne più formaggio o bistecca più lenticchie.