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 2016  novembre 12 Sabato calendario

Vi capita di passare la notte cercando un sistema per far smettere di russare il vostro partner? Consolatevi, siete in buona compagnia

• Vi capita di passare la notte cercando un sistema per far smettere di russare il vostro partner? Consolatevi, siete in buona compagnia. «Un uomo su quattro intorno ai 40 anni russa», dice il dottor Raffaele Manni, neurologo, responsabile dell’Unità di medicina del sonno dell’Istituto neurologico Mondino di Pavia. «Russare è un fenomeno molto più diffuso negli uomini, certo, ma dopo la menopausa anche le donne tendono a farlo, per le modificazioni tipiche di questo periodo: l’aumento di peso soprattutto, perché l’adipe contribuisce a rendere più stretto il canale dove passa l’aria, e poi la tipica secchezza delle mucose. I bambini, invece, in genere russano quando hanno tonsille e adenoidi ingrossate, o sono in sovrappeso, o soffrono di malocclusione dentale». Il russamento è un rumore che si verifica durante l’inspirazione nel sonno. «Dormendo si restringe la cavità dove passa l’aria, perché si rilassa il tono dei muscoli di questa parte dell’organismo, c’è quindi una maggiore resistenza al passaggio dell’aria, e le pareti delle parti molli dietro la lingua, palato molle e alto faringe, si mettono a vibrare», dice il dottor Manni. «Si russa di più quando si dorme sdraiati sulla schiena perché la forza di gravità provoca un ulteriore restringimento della zona in cui passa l’aria e perché la lingua tende ad andare all’indietro. Ecco perché, se si russa solo in questa posizione, è decisamente meno grave di quando lo si fa anche dormendo su un fianco. Un russamento sporadico, per esempio se si ha una rinite allergica o un raffreddore, non è certo preoccupante. Ma russare può essere la spia di un disturbo più importante, quello delle apnee notturne: in questo caso bisogna assolutamente intervenire».
• *Russare non è solo un fastidio per chi ci dorme accanto, ma un problema di salute. Spiega il dottor Manni: «Non bisogna allarmarsi, ma nemmeno sottovalutare la cosa. I medici di base dovrebbero informarsi sull’alimentazione e la digestione, ma anche su quanto e come si dorme. O si finisce per ignorare 7-8 ore della vita del paziente». *Igiene del sonno Bisogna cercare di dormire su un fianco, evitare i pasti abbondanti la sera, non bere alcolici e assolutamente mai prima di andare a letto, non assumere farmaci con forte azione sedativa, perché rilassano i muscoli e favoriscono, o aggravano, le apnee. Chi russa ed è in sovrappeso od obeso deve dimagrire, perché l’adipe favorisce sia il russamento sia le apnee. *Un rimedio fai-da-te Fare rumore se qualcuno russa può servire, perché con il rumore il russatore arriva quasi a svegliarsi e quindi smette di russare o riprende a respirare se è in apnea. Il rimedio però è momentaneo: appena il sonno torna profondo, ricominciano sia il russare sia l’apnea. *Il cerotto Applicato subito sopra le narici, il cerotto per russatori dilata le vie respiratorie. un sollievo, ma non una soluzione definitiva, perché aiuta solo a far entrare più aria nelle narici, ma non risolve il problema. *Il ventilatore C’è chi russa perché ha un canale congenitamente stretto. In questo caso l’unico rimedio è l’applicazione di un «ventilatore a pressione positiva», un dispositivo con una mascherina per il viso che pompa aria durante la notte, evitando che si russi e si abbiano apnee. *La polisonnografia La polisonnografia notturna si può fare sia nei centri specializzati che in casa, con una macchinetta portatile che durante la notte registra le fasi del sonno, il russamento, il numero e la durata delle eventuali apnee. *La chirurgia In caso di ostruzioni come adenoidi, tonsille o polipi, si interviene con i metodi di chirurgia di asportazione. Per chi russa tanto forte da creare tensioni in famiglia, ma gli esami hanno dimostrato che non ha apnee, è utile la microchirurgia con il laser o le radiofrequenze, da fare in ambulatorio o in day hospital. *I centri del sonno I centri di medicina del sonno sono strutture specializzate in cui si studiano e si curano tutti i disturbi legati al riposo notturno. In genere vi si rivolge il coniuge che non può dormire per il russare dell’altro, o è preoccupato perché «smette di respirare». Sono molti anche i single che non si accorgono di russare, ma si svegliano improvvisamente con la sensazione di non riuscire a respirare.
• «Fino a una decina d’anni fa il russare veniva considerato normale», dice il dottor Manni, «adesso sappiamo che è un problema medico. E molte volte è la punta di un iceberg, perché il disturbo più grave è l’apnea notturna, strettamente collegata al russare». In pratica, tra un atto russatorio e l’altro si va in apnea, cioè il respiro si blocca per 15-20 secondi, poi, con un rumore più forte, si riprende la respirazione. «Le apnee disturbano il riposo, perché ogni volta che si riprende a respirare il sonno diventa più leggero. In più, se sono numerose nel corso della notte, provocano una diminuzione del livello di ossigeno nel sangue». E gli effetti proseguono anche al risveglio: «Di giorno si è sonnolenti, si possono rischiare incidenti stradali o di lavoro per un colpo di sonno. Con il tempo, inoltre, il debito di ossigeno che si stabilisce quando si va in apnea predispone all’ipertensione arteriosa, a problemi vascolari, cardiaci e cerebrali. Soprattutto se si è già a rischio per altre cause, come il sovrappeso o il diabete».