Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 30 ottobre 2001
Per gli italiani è una scoperta recente
• Per gli italiani è una scoperta recente. Se pochi anni fa la maggior parte di noi usciva di casa al mattino dopo aver ingurgitato a malapena un caffè, oggi oltre il 90% della popolazione non rinuncia alla prima colazione. Evidentemente i richiami dei nutrizionisti a non dimenticare e, anzi, a valorizzare il pasto del mattino sono stati ascoltati. E hanno generato, forse, il cambiamento più rilevante registrato negli stili alimentari. Considerato ormai essenziale per affrontare un nuovo giorno, l’appuntamento con la colazione resta diviso tra la cucina di casa e il bar, perché a cappuccino e brioche non si rinuncia facilmente.
Cosa si mangi, invece, nella colazione domestica è un altro discorso. E qui la fantasia dilaga. Secondo una ricerca condotta dall’Inran, l’Istituto nazionale per gli alimenti e la nutrizione, in Italia esistono almeno cinque modi diversi di fare colazione. Il primo è «calda all’italiana»: è la più diffusa e comprende una bevanda calda (di solito latte), accompagnata da biscotti e altri prodotti da forno (pane, fette biscottate, merendine). Poi c’è quella «calda alternata»: alle bevande calde si abbinano dolci non tipicamente italiani (come le brioche) oppure salati o yogurt. Quella «celere» è poco sostanziosa (solo tè, caffè o altre bevande, acqua o succhi), la «liquida» prevede solo latte e caffè, la «fredda» yogurt o latte freddo, con o senza cereali, succhi e tanta frutta.
• La colazione perfetta? Oliviero Sculati, direttore dell’Unità di nutrizione della Asl di Brescia, non ha dubbi: è fatta di tempo e calma. «Impariamo dagli anglosassoni: risveglio morbido e una buona prima colazione». Anche perché rispetta i ritmi dell’organismo: «Gli ormoni seguono la luce. Il corpo è predisposto per utilizzare meglio i cibi ricchi di calorie nella prima parte della giornata: se salta la colazione, cambia la reazione allo stress e alla fatica. Entrano in circolo cortisolo e adrenalina e si abbassa la serotonina». Risultato: cali di rendimento, di attenzione e difficoltà di memoria. Senza contare il languorino di metà mattina che vi spinge verso snack e fuoripasto. «Rischio evitabile se si sono presi latte, carboidrati e frutta». Vediamo, caso per caso, i consigli dell’esperto.
• I bambini Un bel tazzone di latte, 40-50 g di pane con poca marmellata o miele e un frutto di stagione. «Al posto di spremute e frullati è meglio il frutto intero: un’arancia a 15 minuti dalla spremitura perde il 25% di vitamina C e quasi tutte le fibre alimentari e il calcio».
• Gli adolescenti Hanno bisogno di energia, soprattutto glucosio per l’apprendimento e la memoria. Sì al latte e, anziché pane e marmellata, due volte la settimana dolci, merendine o corn flakes (fonte di amido, anche se si assorbono in fretta non saziano a lungo).
• Gli adulti L’alternativa al latte è una tazza di tè (c’è bisogno di liquidi) e due yogurt (per il calcio). Ok a biscotti secchi o brioche, ma solo 2-3 volte a settimana. «Le donne devono mantenere la massa ossea: meglio yogurt o latte al posto del tè».
• Gli anziani Non devono rinunciare a latte e pane o fette biscottate. «La frutta? più consigliabile a metà mattina».
• «Nei Paesi più progrediti si fa sempre la prima colazione»: questa affermazione, alcuni anni fa, trovava d’accordo quasi tutti gli italiani. Il modello riconosciuto, quello considerato da imitare, erano gli anglosassoni. E allora, come si comincia la giornata all’estero?
• La Gran Bretagna è la patria della prima colazione: oltre ai dolci, il primo pasto della giornata ha in uova, pancetta, formaggi e cereali i suoi ingredienti più tipici.
• Negli Stati Uniti un breakfast che si rispetti non può essere privo di burro, yogurt e dolci, purché siano sostanziosi, accompagnati dall’immancabile sciroppo d’acero.
• In Francia la tradizione impone di non rinunciare a crêpes e croissant, ma nemmeno a burro e marmellata. Da bere, almeno una tazza di latte caldo.
• Nei Paesi nordici la prima colazione deve serivire anche per aiutare l’organismo ad affrontare il freddo. Per questo si consuma una colazione sostanziosa, che garantisce un bel pieno di energie: latte, cereali, carne, uova e formaggi.