Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
Magro, alla frutta, aromatizzato alla vaniglia o al caffè, da gustare liscio o con l’aggiunta di müesli e cialdine
• Magro, alla frutta, aromatizzato alla vaniglia o al caffè, da gustare liscio o con l’aggiunta di müesli e cialdine. Lo yogurt è un alimento dal sapore antico. Citato nella Bibbia, descritto da Aristotele, Senofonte, Erodoto e Plinio, questo derivato del latte è conosciuto da tempo immemorabile soprattutto presso le popolazioni orientali che, per prime, ne hanno sperimentato l’apporto nutritivo e i vantaggi sulla salute. «L’importante», spiega il professor Giacinto Miggiano, direttore del Centro ricerche sulla nutrizione umana dell’università Cattolica di Roma, «è ricordare sempre che si tratta di un latticino e che, proprio come latte e formaggio, contiene grassi, proteine e zuccheri. Per questo, nelle diete ipocaloriche, è bene scegliere uno yogurt magro, fatto cioè con il latte scremato».
• Dello yogurt, ottenuto dalla coagulazione del latte per l’azione di bacilli lattici acidogeni, si incominciò a parlare in modo scientifico verso la fine del secolo scorso grazie a Ilya Metchnikoff. Biologo russo, premio Nobel nel 1908, Metchnikoff scoprì, studiando la longevità di alcune popolazioni bulgare la cui alimentazione prevedeva un abbondante uso di yogurt, che proprio i fermenti lattici impediscono ai batteri dannosi presenti nell’intestino di moltiplicarsi. «I fermenti lattici contenuti nello yogurt», conferma il professor Miggiano, «lo rendono un alimento in grado di aiutare la flora batterica intestinale a produrre sostanze utili all’organismo. Come il latte, inoltre, lo yogurt è particolarmente ricco di calcio (120 mg per 100 g di prodotto) ed è, quindi, specialmente indicato per i bambini, le donne in gravidanza e le persone che soffrono di osteoporosi».
• Gli ultimi dati della Assolatte confermano che lo yogurt è sempre più presente nelle diete degli italiani: nel 2000 il consumo pro capite è stato di 4,7 chili, contro i 3 dello scorso anno.