Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
Che l’acqua fosse sorgente di benessere e salute lo sapevano anche i nostri antenati
• Che l’acqua fosse sorgente di benessere e salute lo sapevano anche i nostri antenati. Quasi tutte le antiche civiltà conoscevano e praticavano, infatti, l’idroterapia. Oggi alla cura con l’acqua ci si affida sempre più frequentemente. «Questo tipo di trattamento», spiega Gudrun Dalla Via, esperta di idroterapia e autrice del volume «Idroterapia» (Red edizioni, 12,39 euro; 24.000 lire) «è consigliato per risolvere piccoli problemi di salute, ma soprattutto per restituire benessere e forma fisica».
Due gli scopi principali per cui si sceglie l’idroterapia: disintossicarsi, liberandosi delle tossine attraverso le vie respiratorie e cutanee, e rinforzare il sistema immunitario. «L’acqua calda dilata i pori e i vasi sanguigni sottostanti», continua Dalla Via, «mentre con il successivo impiego di quella fredda si stimola la circolazione e si permette all’epidermide di eliminare le scorie accumulate. In questo modo salute corporea e benessere psicofisico sono assicurati».
A chi è consigliata? «Può essere utile a tutti. A chi sta bene, per mantenersi sano, ma anche a chi ha disturbi di varia natura. Purché si abbia costanza nel seguire le prescrizioni e si cominci con gradualità».
• Idroterapia sotto la doccia.
preferibile staccare la «cipolla» della doccia e usare solo la canna. Poi bisognerebbe regolare la pressione dell’acqua in maniera che questa, dopo aver rivoltato la canna all’insù, fuoriesca di circa un palmo.
Dall’alto. L’acqua, a media temperatura, deve cadere morbida, diffusa e senza pressione sulla testa e scendere lungo le spalle. Ha un ottimo effetto calmante quando si è sottoposti a periodi prolungati di stress psicofisico.
Alternata. Cominciate con una doccia tiepida o calda (30-40°) per circa due minuti e continuate con un’applicazione molto fredda per non più di 30 secondi. Poi alternate più volte i due tipi di doccia. Il passaggio dal caldo al freddo agisce sui capillari che si dilatano e si contraggono ripetutamente, favorendo la circolazione.
Sulle gambe. Partite dal lato esterno del piede destro e risalite fino all’inguine per poi scendere con il getto lungo l’interno della gamba. Quindi procedete con la sinistra. L’acqua deve essere tiepida. Tonificante e drenante, questa tecnica stimola la microcircolazione. Se avete problemi di stasi venosa e varici, evitate getti troppo caldi.
Sul viso Fate scorrere l’acqua fresca partendo dalla zona sottostante la tempia destra, passate al mento, quindi alla tempia sinistra e, infine, alla fronte. Terminate versando acqua su tutto il viso seguendone lentamente i contorni. un esercizio rassodante e rinfrescante, che distende i tratti e aiuta a combattere l’emicrania.
Sul seno Partendo dal seno destro, descrivete ripetutamente un disegno a forma di 8 intorno alle mammelle con acqua molto fredda. Questo movimento, abbinato alla bassa temperatura dell’acqua combatte le smagliature e restituisce elasticità ai tessuti.
• Idroterapia nella vasca.
L’acqua può agire in diversi modi: termico, se ha una temperatura diversa da quella media del corpo umano (37°); per reazione, se punta a risvegliare la circolazione; per riflesso, quando interviene sulle terminazioni nervose.
Bagno freddo. Immergetevi in acqua intorno ai 15° per un tempo variabile tra i 6 e i 20 secondi, salvo diversa prescrizione (per esempio in caso di ipertensione). Lo stimolo freddo provoca un afflusso sanguigno accelerato. Alla prima sensazione di freddo segue un senso di caldo e un leggero arrossamento della pelle. Ideale per la circolazione.
Bagno caldo. La temperatura dell’acqua deve essere compresa tra i 37 e i 42°. Il bagno ha una durata di circa 15-20 minuti. Vasi e muscoli si rilassano, gli spasmi si attenuano, i nervi si calmano.
A temperatura crescente. Portate gradualmente l’acqua da una temperatura tiepida a circa 45° in un lasso di tempo oscillante
tra i 25 e i 45 minuti. Si produce una febbre artificiale che ha un effetto rilassante.
Bagni alternati. Alternate bagni a 35-40° (della durata di 5-10 minuti ciascuno) a immersioni a 15° (per 5-10 secondi). Se non possedete due vasche da bagno potete attrezzarvi con una grande tinozza per il bagno freddo. Sono un buon allenamento per il cuore.
Bagno parziale. il caso del pediluvio, del bagno all’avambraccio o al viso: alleviano disturbi locali. La zona viene immersa in acqua a temperatura variabile a seconda dell’obiettivo da raggiungere.
• Distendono la muscolatura e il sistema nervoso. Eliminano la stanchezza. Sono davvero così benefici gli impacchi? E qual è il segreto per farli correttamente in casa e, dunque, a costo zero? Anzitutto usate panni in garza o cotone, piegati fino a ottenere uno spessore di circa tre centimetri. Immergetene uno in acqua calda o fredda a seconda delle indicazioni (calda per lenire le contratture e allontanare stress e tensioni, fredda per ottenere un’azione decongestionante e rinfrescante). Strizzatelo con cura e avvolgetelo attorno al corpo, se è un impacco completo, o alla zona da trattare, se desiderate un’azione locale. Ricopritelo poi con un panno asciutto e, subito dopo, con uno di lana. Infine distendetevi per circa un’ora (30 minuti se l’impacco è freddo).