Pallinato da Frammenti, Gruppo AAA, 12 novembre 2016
Laparoscopia
• Laparoscopia. Solo a leggerne il nome, ci sarebbe di che intimorirsi. Laparoscopia: un termine che può apparire complicato e pericoloso. In realtà, se c’è una tecnica chirurgica che vi deve trasmettere tranquillità e sicurezza è proprio questa. Sì, perché la laparoscopia è una tecnica mini-invasiva. Vuol dire che il trauma operatorio (le conseguenze negative che l’intervento ha sull’organismo) è di gran lunga più lieve rispetto a quello che segue un’operazione di chirurgia addominale tradizionale.
Come funziona. Cerchiamo di capire in che cosa consiste questa tecnica. «Si pratica una piccola incisione nella pelle, circa un centimetro, e si soffia dentro la cavità addominale dell’anidride carbonica: in questo modo si crea una camera d’aria con lo scopo di distanziare le pareti dai visceri», spiega il professor Enrico Croce, primario della I divisione di Chirurgia presso l’ospedale Fatebenefratelli di Milano. «Una volta eseguita questa operazione, si inserisce dentro l’addome un’asta metallica che contiene una telecamera con luce fredda che non emette calore, cioè non scalda (e quindi non danneggia) i tessuti. A questo punto si procede con l’operazione vera e propria, che può consistere sia in un esame sia in un intervento chirurgico. I vantaggi. Il grande beneficio per il paziente operato in laparoscopia è di poter tornare a casa prima di chi si affida alla chirurgia tradizionale. «L’incisione è più piccola, ciò rende il trauma operatorio più lieve, riducendo così le conseguenze sul sistema immunitario. Inoltre, la cicatrice è meno visibile e antiestetica. Per il chirurgo il vantaggio è una visione diretta della cavità addominale, anche nei suoi punti più oscuri».
• Laparoscopia in chirurgia generale. Colecistectomia. Senza. raro che questo intervento venga eseguito in chirurgia tradizionale. La durata va dai 20 ai 60 minuti, il tempo di degenza è di 5-6 giorni. Con. Si interviene in laparoscopia nel 90% dei casi. La durata dell’intervento è analoga, ma i tempi della degenza sono più brevi: 2 giorni. Reflusso gastroesofageo. Senza. Anche in questo caso è molto raro il ricorso alle tecniche tradizionali. La durata dell’intervento è compresa tra mezz’ora e un’ora e mezza, il tempo della degenza è di una settimana. Con. I vantaggi della laparoscopia sono tali
per cui viene utilizzata nel 90% dei casi: la degenza si riduce a soli
3 giorni, si può tornare a mangiare e a muoversi già dal giorno seguente. Ernia diaframmatica. Senza. Il trattamento è legato a quello del reflusso gastroesofageo. L’intervento dura 90 minuti, per il resto i tempi della degenza sono gli stessi. Con. Ci sono gli stessi vantaggi riscontrati nell’operazione per il reflusso gastroesofageo: tempi di intervento e di degenza sono uguali.
• Laparoscopia in ginecologia. Isterectomia per fibromi Senza. L’intervento dura circa 60-90 minuti. Il tempo di degenza è di una settimana, più
o meno il doppio rispetto a quello della laparoscopia. Con. Con Possono essere trattati solamente i fibromi benigni, l’operazione dura un po’ di più (fino a due ore), ma si torna in piedi tre giorni prima. Cisti ovariche. Senza. La durata dell’intervento è di circa mezz’ora. La degenza dopo l’operazione è più lunga di quella che segue la laparoscopia: bisogna restare in ospedale per due o anche tre giorni. Con. Le cisti possono essere svuotate per aspirazione e in seguito asportate. L’intervento dura una trentina di minuti e il tempo di degenza è molto breve: è sufficiente una notte. Gravidanze extrauterine. Senza. La durata dell’operazione è analoga con entrambe le tecniche: più o meno un’ora. Anche i tempi della degenza sono simili: un paio di giorni. Con. La via laparoscopica consente, se la diagnosi è tempestiva, di attuare un trattamento conservativo e di salvaguardare la funzionalità della tuba.
• Laparoscopia altri interventi. Appendicite. Senza. La degenza dopo l’operazione è doppia rispetto a chi si opera per via laparoscopica: almeno due notti contro una. Con. L’ottima visione della cavità addominale permette di escludere patologie che (nelle donne) hanno gli stessi sintomi. Ernia inguinale. Senza. Il vantaggio è che l’intervento avviene in anestesia locale, mentre nella laparoscopia è necessaria l’anestesia totale. Si fa in day hospital. Con. Possono essere trattate solo le ernie recidive, plurirecidive e quelle bilaterali. La degenza è di un giorno. Surrenalectomia. Senza. Si può intervenire in tutti i casi mentre in laparoscopia si possono trattare solo i surreni benigni e di certe dimensioni. La degenza è più del doppio. Con. Grandissimi vantaggi: nella chirurgia tradizionale andrebbe praticata una grossa incisione, che
in questo caso non si fa.